Welfare

Ennesima strage nel canale di Sicilia

La notizia data poco fa dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) che lo ha appreso dall'unico superstite, un cittadino eritreo che ha visto morire i suoi 54 compagni.

di Redazione

L'unico superstite, è stato salvato dalla Guardia Costiera tunisina, lunedì notte anche se la notizia è stata data da poco dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) che lo ha appreso dall'unico superstite, un cittadino eritreo. Cinquantaquattro persone che cercavano di raggiungere l'Italia dalla Libia sono morte disidratate dopo un calvario di 15 giorni. Lui il 55esimo passeggero della barca ha visto i suoi compagni di viaggio morire subito trasportato in ospedale a Zorzis ha cominciato a raccontare la strage. Cinquantaquattro morti, 54 persone che cercavano di raggiungere l'Italia dalla Libia. 

«È una vera tragedia», ha spiegato T. Alexander Aleinikoff, vice Alto Commissario delle Nazioni Unite. Per poi aggiungere: «Mi appello ai comandanti delle imbarcazioni nel Mediterraneo affinché prestino la massima attenzione a possibili casi di migranti e rifugiati in difficoltà che necessitano di essere soccorsi. Il Mediterraneo è uno dei tratti di mare più trafficati del mondo ed è fondamentale che l'antica tradizione del salvataggio in mare continui ad essere rispettata».

Dall'inizio dell'anno ad oggi circa 1.300 persone sono giunte via mare in Italia dalla Libia. Un'imbarcazione con 50 fra eritrei e somali è tuttora in mare aperto dopo che ieri i passeggeri hanno rifiutato il soccorso delle Forze Armate Maltesi. Nel 2012 fino ad ora sono giunte a Malta circa 1.000 persone, in 14 sbarchi. Altre due imbarcazioni sono state intercettate dai maltesi ma hanno continuato il loro viaggio verso l'Italia. L'Unchr stima che quest'anno siano circa 170 le persone morte o disperse in mare nel tentativo di giungere in Europa dalla Libia.

Ma come puntualmente ricorda il benemerito sito Fortress europe , dal 1988 sono morte lungo le frontiere dell'Europa almeno 18.342 persone Di cui 2.352 soltanto nel corso del 2011. Il dato è aggiornato al 10 luglio 2012 e si basa sulle notizie censite negli archivi della stampa internazionale degli ultimi 24 anni.
 

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