Politica

Riforma Fornero, ecco cosa cambia per il terzo settore

L'analisti del nostro esperto Giulio D'Imperio

di Redazione

di Giulio D’Imperio (esperti@vita.it)

La riforma del lavoro predisposta in 4 articoli ed approvata definitivamente nella serata del 27 giugno 2012 (in allegato il testo), presenta alcuni temi interessanti per le aziende del 3° settore che farebbero bene a considerare pur non essendo tale disposizione ancora una legge dello stato. Diverse sono le modifiche che di fatto tendono a rendere più etico ed equo il rapporto di lavoro tra aziende e lavoratori, che pare possano essere ulteriormente modificate successivamente. Per quanto attiene le disposizioni riguardanti i licenziamenti si consiglia di verificare l’articolo 1 dal comma 37 in poi.

 

CONTRATTI MAGGIORMENTE UTILIZZATI

 

1)   Revisione contratti a progetto (art.1 commi 23, 24,, 25 27) e tirocini formativi (art.1 commi 34 e 35 ) in modo più restrittivo rispetto all’attuale normativa

2)   Restringimento del campo applicativo dei rapporti di lavoro con partita Iva (art.1 commi 26) e del contratto di associazione in partecipazione con apporto di solo lavoro (art.1 commi 28, 29, 30)

3)   Rivisitazione della disciplina relativa alle prestazioni occasionali di tipo accessorio (voucher Inps) (art.1 commi 32 e 33 )

4)   Innovazioni importanti al contratto di lavoro a tempo determinato  (art.1 comma 9 ed art. 4 commi 8, 9  e10)

5)   Novità al contratto di apprendistato (art.1 comma 16, 17, 18,19) e contratto part-time (art.1 comma 20)

 

PROVVEDIMENTI A FAVORE DI FASCE DEBOLI

 

1)   Provvedimenti che tentano di ostacolare l’elusione da parte delle aziende del rispetto del collocamento obbligatorio (art.4 comma 27)

2)   Disposizioni che incentivano le aziende ad assumere over 50 e donne in aree svantaggiate (art. 4 commi 8, 9  e10)

3)   Provvedimenti che tendono a contrastare il lavoro irregolare degli immigrati (art.4 comma 30)

4)   Revisione della normativa su ammortizzatori sociali con l’introduzione dell’ASpi (Assicurazione sociale per l’impiego)  (art.2)

 

PROVVEDIMENTI A FAVORE DELLA MATERNITA’ E PATERNITA’

 

1)   Disposizioni che tendono alla tutela della maternità ed a contrastare il turpe fenomeno delle dimissioni in bianco fatte firmare soprattutto alle donne per il rischio maternità (art.2 commi 16,17,18,19,20, 21, 22 e 23)

2)   Disposizioni a sostegno sia del congedo di paternità obbligatorio [art.2 comma 24 lettera a)]

3)   Possibilità di servizio baby sitting a favore della mamma lavoratrice da poter utilizzare negli undici mesi successivi al congedo obbligatorio ed in alternativa al congedo facoltativo [(art.2 comma 24 lettera b)]    

 

NUOVI COMPITI PER I CENTRI PER L’IMPIEGO (CPI) ED INPS

 

1)   Ai CPI  viene affidato un ruolo centrale nell’accrescimento del tasso di occupazione con colloqui selettivi ed iniziative per l’inserimento lavorativo (art.4 comma 33, 40,41,42,43,44 e 45)

2)   Banca dati telematica condivisa tra Inps e CPI, entro giungo 2013, a favore dei beneficiari di ammortizzatori sociali (art.4 comma 35)

3)   Presso l’Inps potranno iscriversi al collocamento dando la dichiarazione di immediata disponibilità i lavoratori che presentano la domanda per ottenere l’indennità nell’ambito dell’ASpi (Assicurazione sociale per l’impiego)  (art.2 comma 38)


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