Merkel: in vigore al più presto

«Noi quattro appoggiamo l’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie, abbiamo deciso di agire in modo efficace». Parole di Angela Merkel al termine del vertico di oggi a Roma tra Italia, Spagna , Germania e Francia.  «Si tratta di dire chiaramente alla gente in Europa che noi da un lato abbiamo bisogno di banche che funzionino, e dall’altro abbiamo bisogno di giustizia e per questo è necessaria una tassazione sui prodotti finanziari e delle transazioni finanziarie», ha detto la cancelliera.

Le sue parole si possono leggere come un segnale di avvicinamento alla sua opposizione di governo, che ha posto fra le condizioni indispensabili per la ratifica del patto di bilancio proprio la Tobin tax, ostacolata in Europa da Londra e rifiutata, se circoscritta all’eurozona, dai liberali, partner del governo tedesco.

Il tema della Tobin Tax è stato ripreso in conferenza stampa da Hollande. “Dobbiamo utilizzare al meglio tutti i meccanismi esistenti per stabilizzare i mercati, dare fiducia e lottare contro la speculazione”, ha detto il presidente francese. Hollande vorrebbe introdurre la Tobin Tax “il prima possibile attraverso la cooperazione rafforzata”, quindi anche senza l’accordo della Gran Bretagna.

La cancelliera Angela Merkel aveva annunciato di volersi battere per la tassa sulle transazioni finanziarie già nei gironi scorsi. “Si tratta di dire chiaramente alla gente in Europa che da un lato abbiamo bisogno di banche che funzionino – aveva detto la Merkel a Francoforte -, e che, dall’altro, abbiamo bisogno di giustizia e perciò è necessaria una tassazione sui prodotti e sulle transazioni finanziarie”. In Europa la Tobin Tax è ostacolata da Londra.

Nei giorni scorsi le agenzie di stampa avevano anche riportato le parole di Steffen Seibert, portavoce della cancelliera. Le parole di Seibert erano una risposta ad un articolo pubblicato nel fine settimana dal Der Spiegel, che spiegava che la Merkel non era intenzionata ad appoggiare questa tassa.