Anci e Dap-Dipartimento Amministrazione Penitenziaria hanno siglato oggi un protocollo d’intesa sperimentale per coinvolgere i detenuti in lavori promossi dai Comuni, in favore delle comunità locali. Almeno duemila detenuti potranno lavorare fuori dal carcere, grazie a questo progetto che sarà finanziato al 50% dal Dap e per il resto dai Comuni.
L’accordo è stato presentato oggi dal ministro Paola Severino, dal presidente dell’associazione dei sindaci Graziano Delrio, dal delegato Anci alla Sicurezza Flavio Zanonato e dal capo del Dap Giovanni Tamburino. L’intesa cerca “di sfondare il muro del pregiudizio – ha detto il ministro Severino. Crediamo che i Comuni ci possano molto aiutare perché il contatto tra il Comune e il cittadino è estremamente diretto e ciò consente di spiegare al cittadino quanto sia utile e importante questo tipo di lavoro”.
I 2mila detenuti occupati in lavori di pubblica utilità si calcolano auspicando che ogni Comune coinvolto possa impiegare 10 detenuti. Questo dato aumenterebbe del 20% la percentuale di detenuti oggi ammessi al lavoro”.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.