Famiglia

Carcere: più tutele ai figli dei detenuti

Le chiede l'associazione Bambinisenzasbarre insiema alla Rete Europea Eurochips. Con due interventi mirati.

di Redazione

“Carceri Aperte. Parliamone” è la campagna di sensibilizzazione che vede impegnata nel mese di giugno 2012 l’Associazione Bambinisenzasbarre, in collaborazione con la Rete Europea Eurochips, sul tema dell’impatto della detenzione dei genitori sui figli.

Sul sito www.bambinisenzasbarre.orgè possibile firmare la petizione per chiedere maggiore attenzione e informazione su questi minori che spesso sono “bambini invisibili”, a rischio di discriminazione, esclusione e interruzione dei rapporti con il genitore in carcere.

Il tema “Non un mio crimine, ma una mia condanna” scelto con Eurochips per la campagna europea di informazione ben sintetizza il vissuto dei bambini che hanno un genitore in carcere. «Spesso per la maggior parte delle persone il reato del genitore è associato al bambino che ne sopporta la condanna, in silenzio, a casa, a scuola e anche in carcere quando va a trovare il genitore», ha dichiarato Lia Sacerdote, presidente di Bambinisenzasbarre.

I bambini interessati sono un milione in Europa e 100mila in Italia. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia italiano condivide l’iniziativa che prevede una serie di iniziative su tutto il territorio nazionale, spettacoli e giochi, workshop e mostre di disegni presso le scuole.

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Bambinisenzasbarre è una associazione onlus che si occupa dal 1997 della cura delle relazioni familiari durante la detenzione di uno o entrambi i genitori, della tutela del diritto del bambino alla continuità del legame e della sensibilizzazione della rete istituzionale di riferimento e della società civile. Fa parte del consiglio direttivo di Eurochips – European Network for Children of Imprisoned Parents, rete europea con sede a Parigi, presente in 15 paesi. E’ partner del Ministero della Giustizia/DAP, di Università italiane e straniere, dell’Istituto dei Diritti Umani di Copenhagen e del Gruppo CRC.


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