L’Italia è fanalino di coda in Europa davanti solo alla Grecia come utilizzo di energie rinnovabili applicate all’edilizia. Scenari Immobiliari nello studio dedicato a “Le Città sostenibili” detta una classifica (dati 2010).
Considerando solo la quota d’energia rinnovabile sul totale dell’energia consumata dagli immobili residenziali, al primo posto c’è Stoccolma (20%), seguita da Copenhagen (19%), Vienna (15%), Amsterdam (13%), Londra, Madrid e Parigi (11%), Berlino (10%) Milano (8%) e Atene (6%).
In Europa si sta affermando una nuova cultura dell’abitare in cui l’uso corretto delle risorse in un’ottica di sostenibilità delle trasformazioni diventa il principio cardine del progetto e non un mero vincolo.
In Italia la stragrande maggioranza del parco edifici presente sul territorio nazionale è composto da edifici ad alto consumo energetico che rientrano nella classe più bassa, la G.
Scenari immobiliari sottolinea che il 68% dei consumi energetici è dovuto al riscaldamento degli ambienti, l’11 % alla produzione di acqua calda sanitaria, il 5% per usi cucina e circa il 16% per usi elettrici, illuminazione, elettrodomestici, condizionamento.
Le tecnologie edilizie per la realizzazione di abitazioni green dal punto di vista energetico sono già disponibili da tempo grazie ad esse è possibile ridurre sino all’80% le emissioni di anidride carbonica prodotte dal riscaldamento e dai sistemi di produzione dell’acqua calda.
Una città sostenibile passa anche attraverso una progettazione urbana a scala di quartiere. Fra i casi più famosi Hammarby Sjostad, 8mila appartamenti, a Stoccolma che nasce come quartiere autosufficiente dal punto di vista energetico grazie allo sfruttamento di fonti pulite e rinnovabili.
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