Cultura
L’Italia a quota 30 miliardi
Presentato ieri il dossier della Campagna Sbilanciamoci!
di Redazione
L’Italia nel 2012 spenderà complessivamente 30 miliardi per la spesa militare (fonte Sipri) e oltre 10 miliardi li spenderà nei prossimi anni per 90 cacciabombardieri F35 e ben 1,4 miliardi di euro per le missioni militari all’estero. Sono i dati del dossier della Campagna Sbilanciamoci! sulle spese militari, presentato ieri a Roma in concomitanza con il lancio mondiale del SIPRI Yearbook.
La spesa militare globale nel 2011 ha continuato ad aumentare: dello 0,3% rispetto al 2010, raggiungendo i 1.740 miliardi di dollari. Il 75% della spesa mondiale per armamenti nel 2011 ha riguardato appena 10 Paesi e gli Stati Uniti si confermano leader della classifica con il 43% della spesa mondiale militare. La media globale della quota del Prodotto interno lordo destinato alle spese militari è del 2,6%.
I paesi europei nel loro complesso hanno circa 7 milioni di soldati (Stati Uniti 1 milione e mezzo), 45mila tra carri armati e mezzi di combattimento (Stati Uniti 34mila) e 3.500 aerei di combattimento (Stati Uniti 2mila). Secondo i promotori della campagna, se si andasse verso una maggiore integrazione delle strutture di difesa europea, si potrebbe avere un risparmio di 100-150 miliardi di euro nei vari paesi, praticamente l’equivalente di quei 130 miliardi spesi per l’ultimo salvataggio della Grecia. Il dossier è scaricabile gratuitamente dal sito www.sbilanciamoci.org.
Tra le proposte della campagna c’è il taglio di 10 miliardi in tre anni delle spese militari, la riduzione da 190mila a 120mila gli organici delle Forze Armate, la cancellazione del programma di costruzione ed acquisizione dei cacciabombardieri F35. Sbilanciamoci propone che i soldi risparmiati siano destinati ad un piano straordinario di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito per 300mila precari, alla messa in sicurezza di 3mila scuole e per consentire a 70mila giovani di poter svolgere il servizio civile.
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