Cultura

Malati e disabili a Bresso con l’Unitalsi

L'associazione impegnata nel servizio a malati e disabili con 500 volontari e 40 mezzi attrezzati.

di Redazione

Mentre Milano si prepara ad accogliere il Pontefice che nel pomeriggio di oggi, venerdì 1 giugno, sarà in Duomo e in serata alla Scala, l’Unitalsi è impegnata nell’organizzazione logistica per l’accoglienza di migliaia di fedeli, malati, disabili e bambini giunti a Milano per vivere le celebrazioni liturgiche insieme con il Santo Padre che chiuderanno (sabato 2 e domenica 3 giugno) il VII Incontro mondiale della Famiglia. Saranno circa 1700 i malati e altrettanti gli accompagnatori (20 persone in barella, di cui 8 in stato vegetativo), accolti e assistiti da 500 volontari unitalsiani e accompagnati e nelle zone riservate grazie all’impiego di 40 mezzi attrezzati che svolgeranno servizio di navette nel corso delle giornate celebrative dell’incontro mondiale della famiglia. Il personale associativo garantirà anche a 60 persone non udenti di seguire le celebrazioni attraverso il linguaggio Lis.

Le forze impegnate dall’Unitalsi per questo evento sono ingenti, basti pensare che le unità di supporto alla sezione lombarda, provengono dalle regioni limitrofe, Veneto, Piemonte e anche una squadra che partirà domenica dall’Emilia, dove in questo momento sono di aiuto alle unità dell’Unitalsi presenti nelle zone più colpite dal sisma.

Questo permetterà la distribuzione anche di generi alimentari a circa 320 volontari presenti a Milano, provvedendo anche alla loro sistemazione per trascorrere la notte, grazie alla collaborazione con il Comune di Vedano al Lambro (MB).
Nel campo allestito a Bresso, l’Unitalsi è presente con due gazebi, uno per l’accoglienza e uno in grado di distribuire circa 5.000 bottigliette di acqua con 3 squadre di operatori sanitari con il compito di osservatori coordinate dal 118.

«L’associazione – si legge in una nota – , come in passato nei grandi eventi che hanno interessato il Santo Padre, conferma di essere al fianco della Chiesa nell’accoglienza e nell’attenzione al prossimo in difficoltà, in un tempo complesso e difficile come quello attuale, ma forte dello spirito e del carisma nati e maturati dai più di cento anni a Lourdes».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.