Volontariato

Pesenti (Filca): «Troppi capannoni a rischio»

Questa la dichiarazione di Domenico Pesenti, segretario generale Filca-Cisl nazionale a proposito degli operai vittime del crollo di capannoni industriali

di Carmen Morrone

«È inammissibile perdere la vita per il crollo di capannoni, molti dei quali costruiti anche di recente. Le forze della natura sono certamente imprevedibili, ma ci sono tecniche di costruzione molto efficaci nell’evitare che ci siano questi cedimenti strutturali», afferma Domenico Pesenti di Filca-Cooperative edilizie in Lombardia.

«È bene che si cominci a valutare la qualità di chi costruisce e non solo il minor costo. Con le vittime odierne il mondo del lavoro continua a pagare un costo altissimo, insopportabile. La natura ha responsabilità fino a un certo punto, è l’avidità dell’uomo a generare queste tragedie», conclude il segretario generale Filca-Cisl.

Dal canto suo Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria risponde: «Quanto avvenuto in Emilia Romagna, una delle “aree più industrializzate d’Italia”, è stato “al di là della prevedibilità”, ha affermato Squinzi, ricordando che, quanto alla sicurezza delle infrastrutture industriali e sul lavoro,”si sa che siamo una zona sismica, per cui ci sono delle regole che vanno rispettate in tutta Italia».

«Non è vero quello che è stato detto nei giorni scorsi che sono crollati capannoni di carta velina, quelli della ceramica erano invece fior di capannoni», per cui «quanto è successo credo sia da attribuire alla fatalità».  


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