Formazione

La Cnesc: «Bene Riccardi, ma ora servono i fatti»

Resoconto dalla tavola rotonda di Terra Futura

di Redazione

da Firenze, Elisa Furnari

 

A poche ore dalla dichiarazione del Ministro Riccardi sulle “buone notizie in arrivo per il servizio civile” si riuniscono  a Terra Futura 2012 voci autorevoli in uno spazio sul tema SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: LE RICHIESTE DEL TERZO SETTORE Che cosa intende fare il nuovo Governo sul Servizio Civile Nazionale, a 7 mesi dal suo insediamento?  Licio Palazzini presidente Consulta Nazionale Servizio Civile che apre i lavori afferma che  “se dovessero arrivare 20.000.000  di euro per il fondo nazionale per il scn potrebbero  partire 20.000 giovani e il tema non  sarebbe pi  la sopravvivenza dell’istituto ma la sua riconversione/innovazione”. Su questo tema Palazzini parla di una necessità del terzo settore di far proposte coerenti per un tema che, all’alba dell’appuntamento elettorale, deve essere considerato prioritario. Tre gli interrogativi:’è meglio un servizio civile d’élite o un sc esteso  ,  Giovani alle prime armi o già radicati nelle realtà del terzo settore? Il scn  deve promuovere pace e solidarietà, come rendere effettivo questo continuum? Il scn deve rendere i giovani cittadini attivi, come arrivare al’obiettivo?

Intervenuto anche, Primo Di Blasio, presidente Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, Di Blasio afferma  che  “Non possiamo non credere alle dichiarazioni del Ministro Riccardi che innamoratosi del sc ha palesato di voler porre il Governo, nonostante le difficoltà di cassa, davanti ad una scelta importante sul tema”. Certamente il tempo dell’attesa rispetto alle scelte del Governo è finito, molti enti hanno già indicato da quali voci di spesa reperire le somme (capitoli legati alla difesa soprattutto) e  si tratta di scelte difficili, dice Di Blasio,  ma in tempo di crisi è fondamentale la scelta affermando che bisogna “pungolare il governo perché faccia scelte concrete sul sc, bisogna evitare  la rassegnazione che sembra colpire alcune organizzazioni” .

Un servizio civile, dice Primo Di Blasio, che non è immaginabile senza il protagonismo dei soggetti del Terzo Settore, detentori certi di un’esperienza significativa che può dare risposte ai nostri giovani evitando di considerare il scn uno strumento di politiche di welfare o di avviamento al lavoro. Conclude Di Blasio con un accenno alla mobilitazione per la difesa del scn dietro lo slogan “Rianimiamo il servizio civile” affermando che “Vanno costretti i partiti a prendere impegni seri sul servizio civile, sulla sua riforma e su temi come la sovrapposizione Stato Regioni”.

Paolo Beni, presidente Arci,  invita a soffermarsi sul tema della “nuova marginalità giovanile” in un paese che sta penalizzando le nuove generazioni dove la precarietà è divenuta condizione esistenziale e molti sono i giovani privi di strumenti per esprimersi, c’è bisogno di un “patto condiviso e consapevole  tra le generazioni” all’interno del  e probabilmente ha qualcosa da esprimere.

Interviene Federico Fauttilli, capo dell’Ufficio Nazionale del Servizio Civile che nonostante le dichiarazioni del Ministro, pur non definendosi pessimista, non considera il “problema risolto” e la risoluzione dei problemi finanziari influenza evidentemente il dibattito sulla riforma. Fauttilli, pur condividendo il concetto per cui alcune  spese (specie militari) potrebbero risultare non indispensabili ricorda che oggi dobbiamo certamente confrontarci con quelle che definisce “scelte Consolidate”.

Il programma fatto, ricorda Fauttilli,” garantisce agli enti – con le risorse certamente disponibili – di presentare  progetti che potrebbero far partire 15.000 volontari”, Fauttilli si sofferma ancora sulla  presentazione delle linee  guida sulla formazione dei volontari,  frutto della condivisione tra Enti ed Istituzioni, e sull’accreditamento che ritiene non possa essere riaperto se non interverrà  una modifica dell’attuale posizione finanziaria”. Fauttilli conclude augurandosi di poter dare, in uno dei prossimi incontri nazionali, buone notizie e dichiarandosi disponibile a sostenere iniziative volte a “rinvigorire” il valore dell’esperienza scn.


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