Welfare

Povertà: metà degli americani adulti aiutato dal non profit

I risultati del rapporto annuale del Salvation Army

di Gabriella Meroni

Circa un americano su due tra i 34 e i 64 anni ha ricevuto assistenza da un’associazione benefica (sia in termini di provviste che di aiuti in denaro o assistenza abitativa) almeno una volta nella vita. Una percentuale che sale al 63% tra coloro il cui reddito annuale non supera i 25mila dollari (circa 19mila euro). E’ questo uno dei dati che emergono dal rapporto annuale dell’Esercito della salvezza americano, “Perceptions of Poverty: The Salvation Army’s Report to America”, pubblicato oggi 17 maggio 2012. Dall’indagine,, realizzata intervistando 1000 cittadini Usa, si evince anche che gli americani non hanno una chiara idea di quanto la povertà incida nel loro paese.

Qual è il reddito al di sotto del quale si è poveri? Questa una delle domande dell’indagine che ha ricevuto risposte non in linea con i dati ufficiali. Secondo la maggior parte degli intervistati infatti una famiglia è da considerarsi “povera” se ha un reddito annuale di circa 18.500 dollari  (14.500 euro), mentre il livello federale di povertà ammonta a 23.050 dollari (18mila euro). La gente inoltre – sempre secondo il Salvation Army – è convinta che il 34% degli americani siano poveri, mentre le cifre ufficiali parlano del 16% (in Italia, tanto per fare un paragone, siamo al 13%), pari a poco meno di 50 milioni di persone.

Ancora: secondo l’indagine un americano su otto ha passato almeno una notte della propria vita in un rifugio per senza dimora o addirittura sulla strada, una percentuale che sale al 25% tra coloro che hanno un reddito annuale inferiore a 25mila dollari, mentre solo il 6% di chi ha un reddito superiore ai 50mila dollari (39mila euro) ha avuto questa brutta esperienza.

Leggi il Report completo (in inglese)


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