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A Cormano il Family Day è da record

di Sara De Carli

In un certo senso, per lei, questa è una quarta gravidanza. Dopo Mattia (16 anni), Tommaso, (14) e Manuel (10), in queste settimane Claudia vive in quella condizione di trepidante attesa che la fase finale della gravidanza si porta dietro. «C’è un’aspettativa, se ne parla in continuazione, ti sei preparato tanto e adesso hai proprio voglia di vedere “che faccia ha” chi sta per arrivare e di cui non sai nulla, ma c’è anche un po’ di timore che qualcosa non vada per il verso giusto dal punto di vista organizzativo. Perché accogliere 1.109 persone non è uno scherzo». Claudia Berrettino, mamma e insegnante alla scuola primaria, è la referente organizzativa locale per le tre parrocchie della comunità pastorale di Cormano in vista del VII Incontro Mondiale delle Famiglie, l’evento che dal 30 maggio al 3 giugno porterà a Milano le famiglie di tutto il mondo per incontrare Benedetto XVI.
«Cerchiamo famiglie che accolgano altre famiglie. Serve un’ospitalità fisica e un’ospitalità del cuore», avevano detto qualche mese fa gli organizzatori. Nel milanese hanno risposto all’appello 10.291 famiglie, che hanno aperto le porte di casa per accogliere 30.950 persone. Altri 8.331 posti letto sono stati messi a disposizione dalle parrocchie, più 50mila posti per un’accoglienza easy, in sacco a pelo, per la sola notte del 2 giugno. In totale fa 89.281 persone e Cormano ? 20mila abitanti, a due passi da quell’area di Bresso dove il Papa celebrerà la Messa ? in questa gara di ospitalità ha fatto la parte del leone. Il segreto? «Abbiamo iniziato a fare questa proposta già a novembre, abbiamo creato un comitato per l’accoglienza e abbiamo fatto più di un incontro per rispondere a tutte le domande e le perplessità della gente: la colazione, la compatibilità di orari? è bastato poco per rassicurarli. E alla fine molti stanno decidendo di prendersi qualche giorno di ferie per stare con la famiglia che ospiteranno, perché hanno capito che l’incontro è sì con il Papa, ma ancora prima l’incontro più bello è proprio quello tra famiglie».

Un bel treno
A Cormano molti saranno accolti negli oratori, negli asili e nel centro anziani (865 posti), mentre le famiglie che hanno detto “sì” sono 67 per tutti i cinque giorni dell’incontro (220 posti) più altre 17 per la sola notte del 2 giugno (altri 44 posti). A far filare tutto liscio ci pensaranno, insieme a Claudia, una cinquantina di volontari. Il parroco, don Marco Borghi, 45 anni, a Cormano da sei, ci ha creduto fin dal primo momento: «È un’occasione importante per vivere la dimensione ecclesiale, respirare che la Chiesa è più grande della nostra parrocchia», spiega.
Claudia, come tutte le mamme, è più concreta: «Non ci sono aspettative particolari, le famiglie hanno capito che stava passando un bel treno e hanno voluto salirci, per poter dire “io c’ero” e non perdere una bella opportunità. Ha fatto molto il bel ricordo che la comunità aveva dell’esperienza con i ragazzi di Taizé». In tanti poi, soprattutto le coppie con figli adolescenti, «hanno colto l’aspetto educativo di questo aprirsi al mondo, un gesto semplice ma coraggioso, di fiducia nei confronti dell’altro, che passa ai ragazzi un messaggio di grande valore e in controtendenza», continua Claudia. «Ma abbiamo anche tanti anziani soli che si sono messi in gioco».
Per Claudia l’evento ha già portato i suoi frutti, prima ancora di realizzarsi: «Come comunità abbiamo scoperto risorse che non sapevamo di avere», dice. Mentre don Marco spera che da questi giorni speciali le sue famiglie «riscoprano il senso e la bellezza della festa, che oggi è vissuta solo come riposo. Ma la festa è il recupero della bellezza della vita».

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