Politica

La Lega promette beneficenza, ma non sa come

Lo strano appello della "Padania". E le spiegazioni (confuse) del direttore

di Lorenzo Alvaro

La Lega Nord non usufruirà del rimborso elettorale. E questa non è una notizia. Ma, visto che la legge non permette di rinunciare al rimborso, il Carroccio devolverà l’importo in beneficenza. Non è uno scherzo: è la campagna lanciata oggi da La Padania, con tanto di strillo in prima pagina.  “Basta soldi ai partiti” si legge: «100 milioni in beneficenza. Inviate a La Padania i nomi delle associazioni di volontariato, onlus o imprese in difficoltà alle quali vorreste fossero destinati i fondi dei rimborsi elettorali». Un’iniziativa però su cui le camice verdi sono un po’ confuse: non si conoscono gli importi, i criteri di destinazione né le banche cui appoggiarsi. Queste sono le risposte della direttrice Stefania Piazzo raggiunta al telefono da Vita.it.  
 
Come nasce questa campagna?
La Lega Nord, a seguito della proposta di legge sull’abolizione dei rimborsi elettorali di cui si è fatta carico, ha deciso di donare l’ultima tranche di rimborso che le spetterebbe. Sono in arrivo i 100 milioni che dovranno essere ripartiti tra le forze politiche. Il partito ha deciso di usare il giornale come piattaforma per chiedere ai lettori ed elettori a chi dare i soldi.
 
Chi sono i beneficiari tipo?
Quelle realtà che oggi, a causa dei morsi della crisi stanno facendo molta fatica ma che, da sempre, permettono a questo Paese di stare in piedi colmando i buchi del pubblico. Pensiamo alle imprese, piccole e medie, in seria difficoltà e a tutto il Terzo Settore.

Quante tra onlus e imprese si sono fatte avanti?
La campagna non chiede di farsi avanti. Chiediamo ai lettori di segnalare situazioni meritorie di aiuto.

Quante segnalazioni avete ricevuto?
La proposta è stata lanciata oggi. Solo in queste prime ore ne sono già arrivate oltre 50.

Che realtà vengono sponsorizzate?
Ci sono richieste per dializzati, famiglie senza lavoro e malati oncologici. Ma alcuni chiedono anche di perorare cause ambientali. I ogni caso già domani cominceremo con il pubblicare le prime richieste sul nostro giornale.
 
Quale il criterio con cui destinerete i fondi?
Prima bisogna capire quanti soldi la Lega riceverà in rimborso. Ad oggi non si sa ancora. Usando il buon senso credo che per lo più si cercherà di devolvere il denaro equamente per metà all’impresa e per metà al non profit.
 
Tecnicamente su che piattaforma vi appoggerete per la gestione dei fondi?
Questo non lo so. Bisogna chiedere al partito che gestisce nel concreto l’iniziativa.

Vita si mette comunque a disposizione della direttrice Stefania Piazzo e di Roberto Maroni. Il settimanale è pronto ad ospitarli e condividere la propria esperienza sul Terzo Settore.  


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