Mondo

Gino Strada pronto a riaprire ospedale di Kabul

Il chirurgo di Emergency annuncia a Vita che appena sarà possibile volare in Medio Oriente tornerà in Afghanistan «diventato un obiettivo sensibile della reazione Usa»

di Gabriella Meroni

«Ho deciso di tornare a Kabul. Appena sarà possibile volare verso quel Paese ci andrò, perché temo che presto la reazione americana potrà colpire. L’Afghanistan è diventato un obiettivo sensibile. E il mio dovere è di stare al fianco delle popolazioni minacciate».

Queste le parole di Gino Strada, che annuncia a Vita la sua intenzione di recarsi, appena possibile, nella capitale afghana e riaprire l’ospedale da lui fondato a Kabul e in seguito chiuso per le pressioni dei Talebani. «Riapriremo quell’ospedale, non importa se dovremo sottostare alle condizioni imposte dai Talebani» afferma oggi Gino Strada, che con la sua organizzazione, Emergency, è attivo da tempo con un altro ospedale nel Nord dell’Afghanistan. «L’abbiamo deciso ieri sera in una riunione della nostra organizzazione, e ne ho subito informato il ministero degli Esteri. Spero di poter partire presto, non appena verranno riattivati i voli con il vicino Pakistan».

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