Mondo

Mobilitazione di solidarietà da tutta l’America

Gruppi di volontari e soccorritori stanno arrivando da tutti gli Stati a Manhattan. "La gente ha reagito mobilitandosi per i soccorsi" dice padre Giancarlo del Pime di Wayne, nel New Jersey.

di Emanuela Citterio

A coordinare i soccorsi è soprattutto la Croce Rossa ma sono numerosissimi i gruppi di volontari che arrivano da tutti gli Stati Uniti, in particolare da Oklaoma City, “per ricambiare i soccorsi che hanno a loro volta ricevuto allo scoppio della bomba nel ’95” dice padre Giancarlo, un missionario del Pime che vive a Wayne nel New Jersey. “Qui siamo a 30 miglia da Manhattan – continua il missionario -. La gente è sconvolta, ma non ho sentito espressioni di rabbia, odio o desiderio di vendetta. Molti sono sotto choch, altri avevano parenti o amici nelle torri gemelli al momento dell’attacco”. “Arrivano anche da molto lontano squadre di soccorso e gruppi di volontari – continua padre Giancarlo -. La gente ha risposto benissimo alla donazione del sangue, tanto che questa mattina hanno dovuto mandare a casa le persone perché in sovranumero. Si è costituito un gruppo volontario di chirurghi che stanno prestando la loro opera per curare i feriti”. Nella parrocchia di Wayne, dove padre Giancarlo presta servizio, ci sono persone direttamente colpite dalla tragedia. “Un collaboratore della parrocchia oggi mancava alla nostra riunione. Suo fratello si trovava al 110° piano di una delle Torri Gemelle, nel pezzo di torre sopra il luogo dell’impatto dell’aereo kamikaze”.


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