Cultura

L’Azione Cattolica: con la violenza tutto è perduto

La Presidenza nazionale ACI sulla violenza terroristica negli USA

di Redazione

La Presidenza nazionale dell?Azione Cattolica Italiana, profondamente solidale con il popolo americano, rivolge il suo pensiero a tutte le persone che hanno incontrato la morte nei luoghi colpiti dal disumano attacco terroristico. Persone che erano arrivate al lavoro, che stavano dirigendosi verso i loro uffici o cominciando una giornata di vacanza a Manhattan. Ricordiamo anche le loro famiglie. Esprimiamo la nostra ferma condanna per il terrorismo in tutte le sue forme. Episodi come questo sottolineano l?esigenza, più volte emersa in questi anni, di un nuovo ordine mondiale. Le dinamiche che ci governano e condizionano la nostra quotidianità ci sembrano forse lontane, ma richiedono la nostra attenzione e il nostro contributo, proprio a partire da questa tragica attualità, perché il nostro paese, l?Europa, gli Organismi internazionali, a cominciare dall?ONU, assumano decisioni politiche secondo logiche di giustizia, di pace, di sicurezza per tutti i popoli e per tutte le persone. Siamo consapevoli, infatti, che la democrazia, coinvolgendo la responsabilità di tutti i cittadini, potrà tentare ? attraverso la partecipazione popolare ? di scardinare le logiche della sopraffazione e della violenza. Mentre non ci bastano le parole per dire l?orrore, lo sgomento, la preoccupazione per le conseguenze di questo attacco alla convivenza civile, da credenti ci sentiamo impegnati a invocare la pace; a ritenere proprio nel momento in cui sembra farsi impossibile, che essa è dono cui Dio misteriosamente aprirà un varco. E vorremmo parafrasare un?espressione del Santo Padre: con la violenza tutto è perduto! Ci uniamo alla preghiera del Papa e di tutta la Chiesa con la certezza che ?se anche la forza delle tenebre sembra prevalere, il credente sa che il male e la morte non hanno l?ultima parola. Qui poggia la speranza cristiana; qui si alimenta, in questo momento, la nostra orante fiducia?. Facciamo quindi nostra la Sua invocazione: ?O Dio onnipotente e misericordioso, non ti può comprendere chi semina la discordia, non ti può accogliere chi ama la violenza? Conforta i tuoi figli e apri i nostri cuori alla speranza? (Udienza generale, 12/9/2001).


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