Cultura

P. Jaeger, francescano israeliano: no all'”islamofobia”

Rischia di diventare l'antisemitismo del tempo presente. E gli stati occidentali non devono chiudere gli occhi sul terrorismo pur di difendere i propri interessi.

di Daniela Romanello

Commentando le prospettive mondiali dopo l’attentato a New York e a Washington, il P. David Jaeger, francescano israeliano, giurista della Custodia di Terrasanta mette in guardia dal pericolo di “islamofobia” e di “arabofobia”. In una dichiarazione rilasciata a Fides egli ha detto: “Siamo tutti addolorati e colpiti. Ma vorrei fare due osservazioni: 1) bisogna che il mondo civile si mobiliti nella lotta implacabile contro il terrorismo, gli individui che lo praticano, gli stati che lo sostengono. Bisogna finirla una volta per sempre con l’essere remissivi, indulgenti o dissimulanti su questi regimi. Talvolta si ha l’impressione che qualche nazione occidentale è pronta a chiudere un occhio nei riguardi di stati che finanziano il terrorismo, pur di promuovere i propri interessi economici. Questo non deve più accadere. 2) Nello stesso tempo vorrei mettere tutti in guardia contro il pericolo reale dell’islamofobia, che rischia di diventare l’antisemitismo del tempo presente. Essendoci appena liberati dalla piaga dell’antisemitismo endemico alle nostre società europee, guai a noi se cadiamo in questa nuova trappola. Il fatto che qualche terrorista o uccisore si dichiari islamico, non dice nulla né della religione islamica, né dell’oltre un miliardo di persone che la seguono e la praticano. Ricordiamoci che anche alcuni dei peggiori criminali dei Balcani dicevano di difendere la cristianità. Qui in Israele vi è un grande senso di solidarietà con gli americani e c’è la speranza che tutte le nazioni civili collaborino davvero in modo più energico contro il terrorismo. Nella parte palestinese c’è invece il timore che nasca adesso un’ondata di arabofobia e islamofobia. Questo sarebbe l’aggiunta di un’altra ingiustizia”.


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