Non profit

Chailly e Bollani, oltre le sbarre

di Marina Moioli

Tutto esaurito. Già un mese prima della data prevista non c’era più un solo biglietto disponibile per il concerto della Filarmonica della Scala a sostegno dell’associazione milanese Bambinisenzasbarre onlus. Il terzo appuntamento delle “Prove Aperte” benefiche organizzate in collaborazione con il main partner UniCredit e con UniCredit Foundation, quest’anno dedicate espressamente ad enti milanesi che si occupano di infanzia, è in programma sabato 21 aprile, alle ore 10.30, quando l’orchestra scaligera torna sul palco del Piermarini sotto la direzione del maestro Riccardo Chailly e con una partecipazione d’eccezione: al pianoforte ci sarà infatti Stefano Bollani.
D’eccezione è anche il repertorio musicale in programma, interamente dedicato al compositore George Gershwin: da Un americano a Parigi a Catfish Row fino al celeberrimo Concerto in fa.
«Per noi si tratta soprattutto di un grande riconoscimento al lavoro che facciamo, ma anche di un’occasione unica per farci conoscere di più dalla cittadinanza e in un certo senso uscire “dal carcere”. Ora che ci siamo strutturati e abbiamo sviluppato una vera e propria rete di interventi, puntiamo alla sensibilizzazione di chi sta fuori attraverso convegni e iniziative di raccolta fondi ? come il temporary outlet o il seminario con la presenza del ministro Paola Severino, organizzati in marzo ? e alla formazione professionale del personale carcerario», dice la presidente di Bambinisenzasbarre onlus, Lia Sacerdote.
Nata da una precedente esperienza di volontariato nata in ambito penitenziario, l’associazione è impegnata dal 2002 in attività di sostegno psicopedagogico alla genitorialità in carcere con particolare attenzione ai figli, colpiti dall’esperienza di detenzione di uno o entrambi i genitori.
Oggi Bambinisenzasbarre è presente nei penitenziari di S. Vittore, Bollate e Opera, dove gestisce gli spazi dedicati ai bambini, ma la sua attività comprende anche incontri di gruppo con i genitori detenuti, colloqui individuali di sostegno, colloqui domenicali per i figli, accompagnamento dei bambini casa-carcere. Ed è anche un centro per interventi psicopedagogici, legali, di mediazione familiare sia per la famiglia che per i servizi territoriali.
«Fiore all’occhiello della nostra attività è “Lo Spazio Giallo”, già operativo nelle carceri milanesi e previsto in tutte quelle d’Italia. È un luogo di accoglienza per i piccoli che si preparano al colloquio con il genitore. Uno spazio integrato socio educativo in cui, grazie al lavoro di psicologi, educatori e arteterapeuti, l’ascolto e la cura rendono accettabile e comprensibile quest’esperienza così “forte”, che per molti bambini può essere traumatica. Proprio al potenziamento di questa rete di accoglienza sono destinati i fondi che raccoglieremo con la Prova Aperta del 21 aprile», spiega Lia Sacerdote. «E siccome consideriamo preziosa l’opportunità del concerto, abbiamo pensato di destinare una certa quantità di biglietti, che abbiamo chiamato i “biglietti solidali”, proprio ai figli dei detenuti. Ci è sembrato un modo concreto, e bello, per regalare insieme cultura e solidarietà».

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