Non profit

Nonostante le tegole noi non ci arrendiamo

Disabili e diritti: un seminario a Milano

di Franco Bomprezzi

Tagli lineari, progetti al capolinea, un 2012 da incubo per le associazioni delle persone con disabilità. Eppure sono lì in prima fila, a ragionare, a combattere, a cercare nuove strategie di comunicazione dei diritti, e di rete, per non vanificare il lavoro di anni. Non sempre i convegni mi appassionano, ma ogni tanto capita, quando la scintilla viene dalla condivisione matura di una consapevolezza.
È accaduto a Milano, martedì 6 marzo, per il seminario voluto dalla Fish, dalla Ledha, dall’Istituto italiano della donazione e dall’area fundraising di Mbs. Non è stato difficile per me cucire gli interventi di un dibattito che si è snodato attorno alla centralità dei diritti delle persone. Eppure parlare di diritti, oggi, è difficile, come ha sottolineato acutamente Bernardino Casadei, segretario dell’associazione che raggruppa le fondazioni e gli enti di erogazione. Come si fa a garantire i diritti se non ci sono soldi? Spesso la risposta, impacciata e maldestra, degli enti locali e delle istituzioni è proprio questa. Non c’è un euro. In realtà non è vero, manca la politica, come ha detto giustamente Alberto Fontana, presidente della Uildm.
In un Paese commissariato dai “tecnici” è difficile discutere sulle priorità dei bilanci. E le donazioni, in tempi di crisi, tendono a calare invece di aumentare, specie per le piccole associazioni che faticano a imporsi in una comunicazione che vede ormai una concorrenza potente da parte delle grandi onlus. Lavorare in rete, sul territorio, valorizzare il patrimonio di umanità e di progetti concreti, non mollare mai, neppure per stanchezza. Pietro Barbieri porta notizie buone e meno buone. La peggiore è che sta per arrivare una nuova tegola, ossia la revisione unilaterale dei criteri di certificazione dell’invalidità, con l’evidente obiettivo di tagliare, ridurre, ridimensionare. La nottata deve passare, ma è molto lunga. Forse troppo.

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