Un punto di riferimento sempre più importante per le imprese. È Fondazione Sodalitas, che dall’inizio dell’anno ha registrato sette nuovi aderenti. Sono ora 85 le imprese aderenti all’organizzazione che, dal 1995, promuove la sostenibilità d’impresa.
«Mai come oggi le imprese hanno l’opportunità di contribuire in modo decisivo a un futuro migliore per tutti, innovando le modalità di produzione, incidendo sugli stili di vita e di consumo, diventando un punto di riferimento per la comunità. Fondazione Sodalitas è a fianco delle proprie imprese aderenti per vincere questa sfida», osserva la presidente della Fondazione Diana Bracco.
Sempre più punto di riferimento quindi, soprattutto perché, anche in tempo di crisi, l’approccio alla Csr è sempre più strategica. «Negli ultimi dieci anni la sostenibilità è molto cresciuta, le imprese non la considerano più accessoria. Sono consapevoli e così assistiamo a un rafforzarsi della sostenibilità in settori di mercato molto eterogenei», conferma Massimo Ceriotti, responsabile Marketing e comunicazione di Sodalitas.
Le ultime sette imprese aderenti sono, infatti, molto diverse tra loro: Bnl, Cms, Conad Centro Nord, Ing Direct, Openjobmetis, Snam e Syngenta, e a scorrere gli 85 marchi aderenti i settori merceologici rappresentati sono quanto mai diversi. «C’è una prevalenza di grandi e grandissime imprese italiane e multinazionali, un po’ ridotta la presenza di Pmi», osserva Ceriotti, che sottolinea anche il fatto che sempre più imprese vivono la sostenibilità come un vantaggio per la competitività nel lungo periodo.
Anche per questo Fondazione Sodalitas, che in Italia rappresenta il network europeo Csr Europe, risulta attrarre sempre più imprese. Le 85 aderenti, inoltre, il prossimo 5 marzo saranno coinvolte in un incontro con un rappresentante della Commissione europea e uno del network Csr Europe per condividere percorsi di attuazione delle strategie Ue in Italia, valorizzando le best practice in questo settore.
