Non profit

Milano guarda già al dopo, con la leva civica

di Redazione

Andrea, 18 anni, vuole donare del tempo libero per insegnare l’italiano ai coetanei stranieri. Yussef, 20 anni, preferisce diventare un clown per portare il sorriso ai bambini ospedalizzati. Mara, 16 anni, chiede di far parte della squadra di pulitori volontari del verde della sua zona. Sono loro i pionieri della prima leva civica di Milano. Assieme al centinaio di giovanissimi che ha aderito, nella circoscrizione 2 di Milano (quella di via Padova, la più multietnica della città), all’azione “It’s on Mi”, promossa da Comune di Milano e vari enti del non profit all’interno di un progetto finanziato dal Fondo europeo per l’integrazione. «Un’adesione al di là di ogni aspettativa, che aumenta ogni giorno, dato che riceviamo di continuo email», dice Michele Di Francesco, 26 anni, educatore della parrocchia San Giovanni Crisostomo (sede, lo scorso 17 gennaio, dell’incontro di lancio di “It’s on Mi”, e dei futuri momenti comuni) e uno dei quattro tutor dei ragazzi dai 15 ai 25 anni coinvolti nell’iniziativa, il 25% dei quali è di origine straniera, mentre si equivalgono i generi.
«È nata come un salto nel buio, un’assoluta novità: abbiamo scoperto che molti giovani, soprattutto in questo periodo difficile, vogliono mettersi alla prova nel servizio all’altro». La parrocchia, le cooperative sociali Tempo per l’Infanzia e Comin sono i capofila dell’azione (una delle dieci previste dal progetto generale, che conta su un finanziamento Ue di 164mila euro) che, da settembre 2011 a oggi, ha chiamato a raccolta tutte le risorse del territorio: «Da una parte abbiamo contattato i giovani, inviando lettere e andando nei loro luoghi di ritrovo, dall’altra abbiamo chiesto alle associazioni della zona di dare la propria disponibilità ad accoglierli come nuovi volontari», specifica Anna Oppizzi, coordinatrice per la Comin di “It’s on Mi”. La risposta, anche dal non profit locale, è stata stupefacente: a oggi sono 18 gli enti coinvolti in questa sorta di servizio civile circoscritto.
«Stiamo chiedendo a ciascun ragazzo di scegliere l’associazione, e quindi l’attività che preferisce», continua Oppizzi. Tra le possibilità, tutte inserite nel quartiere o in città, c’è l’accompagnamento degli anziani tramite i Custodi sociali, l’impegno per i più deboli con i Medici volontari italiani, l’alfabetizzazione con la Casa del sole, l’ecologia con Legambiente, le riparazioni di biciclette, la produzione musicale con Gnu sound, la ricerca sociale sul campo con il Comitato Vivere zona 2, la clownterapia con Avs – Associazione Veronica Sacchi, che opera in ospedali, carceri e case di riposo. «C’è molta energia, soprattutto tra gli under 20», riscontra Martina De Marco, coordinatrice dei progetti di Avs, «la leva civica è un’ottima opportunità per avvicinarli al volontariato».

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