Non profit

Nuove regole per gli assegni familiari

Un recente decreto del Dipartimento del Welfare prevede un contributo per le coppie con tre figli minori

di Redazione

Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 21 agosto le nuove regole per la concessione di assegni familiari: il provvedimento si rivolge alle famiglie con almeno tre figli minori e un reddito inferiore a 36 milioni di lire. L?ammontare del contributo è di 200mila lire per 13 mensilità. Termine ultimo per procedere alla richiesta è il 7 ottobre. Vediamo in dettaglio il provvedimento con l?aiuto degli esperti del Servizio Famiglia del dipartimento delle Politiche Sociali. Il DM 337/2001, emanato dalla Presidenza del Consiglio e dal Dipartimento per la Solidarietà Sociale, introduce la possibilità di chiedere un assegno mensile (corrisposto per tredici mensilità), che potrà raggiungere l?importo massimo di 208mila lire. «Le domande dovranno essere fatte ai rispettivi comuni di residenza, mentre sarà l?Inps a calcolare il reddito dichiarato e poi a erogare le somme», spiega Salvatore Gorgone, funzionario del Servizio Famiglia. I richiedenti dovranno essere cittadini italiani o comunitari, residenti in Italia. I bambini per cui si richiede l?assegno (anche accolti in affidamento preadottivo o adottivi) dovranno risultare residenti con il genitore che fa la domanda. Un sostegno di 300mila lire mensili (per un massimo di cinque mesi) è offerto anche alle madri che abbiano avuto un bambino dopo il primo luglio 2001. «Le situazioni economiche dei richiedenti verranno valutate dai comuni in base a nuovi parametri di calcolo dei benefici, variati rispetto al precedente decreto del ministero per la Solidarietà sociale 452/2000» continua Gorgone. «A tale scopo dovrà essere allegata alla domanda la dichiarazione sostitutiva unica». Per le domande ricevute prima dell?entrata in vigore di questo decreto, i comuni provvederanno a richiedere la nuova documentazione. I benefici già concessi saranno così revocati o modificati, in base alla nuova procedura di assegnazione. Info: www.affarisociali.it


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