Welfare

Dieci riforme per rendere vantaggioso per tutti lo svantaggio

Le proposte al vaglio di imprese ed enti pubblici

di Redazione

Il Libro bianco lancia agli interlocutori istituzionali e ai soggetti del mondo produttivo dieci proposte operative per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con svantaggio. Eccole.
Regolare il mercato per premiare responsabilità sociale e integrazione lavorativa. Le amministrazioni locali adottino convenzioni che riconoscano il contributo all’inserimento lavorativo e definiscano quote di commesse da affidare con tali strumenti.
Riconoscere il valore formativo e di integrazione del lavoro svolto dalle cooperative sociali. Ad esempio attraverso disposizioni che incentivino economicamente le cooperative che si dotano di figure a sostegno dei percorsi di inserimento e definendo la professione dell’operatore dell’inserimento.
Rafforzare le imprese sociali di inserimento lavorativo. Sostenendone la capitalizzazione, il consolidamento e la messa in rete tramite programmi di sovvenzione globale e il sostegno agli investimenti, anche con la compartecipazione di soggetti pubblici e privati a fondi di rotazione specifici.
Valorizzare la cooperazione sociale per dare risposte adeguate ai nuovi bisogni. Rivedendo e ampliando le categorie di lavoratori svantaggiati.
Riconoscere e sostenere la funzione di “ponte” verso il mercato del lavoro ordinario. Crediti d’imposta per le imprese che assumono lavoratori in uscita da percorsi di inserimento lavorativo e riconoscimento economico della funzione di ricollocazione all’esterno della cooperativa.
Affidare alla cooperazione sociale un ruolo nei servizi per l’impiego. E sperimentare progetti in cui le risorse per gli ammortizzatori sociali sono ripensate in senso “attivo”, prevedendo l’inserimento dei beneficiari in attività di imprenditorialità sociale.
Mettere a frutto l’esperienza della cooperazione sociale nei servizi pubblici locali. Coinvolgendo le coop nella gestione di servizi pubblici locali, così da coniugare servizio alla cittadinanza in ambiti particolarmente “sensibili”, valenza occupazionale e riscatto sociale delle persone inserite.
Sperimentare nuove forme di partenariato. Va sostenuta la collaborazione tra imprese e cooperative attraverso bandi o misure fiscali a vantaggio delle imprese che instaurano collaborazioni commerciali con le coop sociali.
Comunicare, promuovere e diffondere l’inserimento lavorativo. Le istituzioni si impegnino a promuovere l’acquisto dei prodotti realizzati da persone inserite, iniziative di studio e attività artistiche che diffondano la cultura dell’inserimento lavorativo.
Promuovere una diversa cultura del lavoro. Media, scuole e istituzioni culturali promuovano la cultura del lavoro cooperativo.

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