Economia

Quante bufale contro la Merkel

Il no alla Bce prestatrice di ultima istanza

di Redazione

Mi viene da ridere. All’improvviso tutti sono diventati esperti di economia e di finanza spiegandoci che la colpa è della Banca Europea che non interviene come invece hanno fatto le altre banche centrali. E pensare che fino a tre mesi fa sostenevano che la crisi era finita, che era una bufala dei soliti pessimisti. Visto che sono esperti provate a chieder loro consiglio su come investire i vostri risparmi. Vi garantisco che questi salvatori della patria a stipendio fisso e garantito andranno subito nel panico. Ma intanto si dilettano a scrivere articoli e lettere invocando la cancelliera Merkel affinché permetta alla Bce di acquistare titoli degli Stati in difficoltà altrimenti non se ne esce.
Ma come ha spiegato benissimo sul Sole 24 Ore il bocconiano professor Franco Bruni non si è mai vista una banca centrale prestatore verso gli Stati. Avete forse mai visto la Federal Reserve comprare titoli dei falliti Stati come la California o il Minnesota? Dopo tre anni si scopre che gli interventi della Fed in favore delle banche sono stati per 7.700 miliardi. Ma con tutti questi dollari quanti posti di lavoro hanno creato? Lasciamo perdere. Penso solo che questa fantastica cifra si sarebbe potuta risparmiare con una semplice riga dispositiva: «Viene ripristinata la Glass-Steagall, abrogata nel 1999, che separa l’attività bancaria tradizionale da quella speculativa».
Dicono che a giorni l’euro potrebbe implodere, che a Zurigo i tedeschi stanno stampando i nuovi deutsche mark, che bisogna chiudere le borse, che il ministero degli Esteri inglese ha allertato le ambasciate europee per predisporre piani di intervento in aiuto ai cittadini inglesi. Beh, in questo quadro catastrofico per ora le cose certe sono che da quando c’è Monti il Btp ha perso il 20% mentre è bastato il 15% per costringere il governo alle dimissioni, che i derivati in circolazione al 30 giugno sono aumentati del 13% alla stratosferica cifra di 707 trilioni e che il secondo bene difensivo dopo l’oro è il vino, +300% in quattro anni. Saranno gli speculatori che brindano con Château Margaux?


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