Cultura

Biologico: Nori (Fiao), 2001 record

Il presidente della Federazione Italiana Agricoltura Organica fa il bilancio alla vigilia del grande appuntamento di Sana

di Giampaolo Cerri

?Il 2001 sarà ricordato come un anno di successi, per il biologico?, lo dice Lino Nori, presidente della Federazione Italiana Agricoltura Organica-Fiao (nonché dell?ente di controllo Ccpb) in un intervento segnalato da Bollettino Bio, la newsletter curata di GpNews curata da Roberto Pinton. A pochi giorni dall?appuntamento di SANA a Bologna, una riflessione sull?intero comparto. Ve la proponiamo. ?Il successo del biologico italiano si esprime attraverso tanti indicatori: una grande crescita del mercato interno e internazionale, anche grazie alla forza della base produttiva, che ha mantenuto un saggio di crescita dell?ordine del 20 % l?anno nel corso degli ultimi dieci anni, una performance che ha fruttato all?Italia il primo posto nella graduatoria europea del biologico (e seconda nel mondo, dietro solo all?America), con oltre un milione di ettari coltivati con il metodo biologico e oltre 50.000 aziende attive lungo tutte le filiere. Il mercato mondiale del biologico sta crescendo a ritmi sostenuti anche grazie alle recenti normative che sono state adottate nei due bacini più interessanti per gli operatori italiani, l?America e il Giappone, oltre naturalmente all?Europa che rappresenta un punto di riferimento e un modello per la moderna agroindustria, con il 3 % degli ettari coltivati con il metodo biologico (e il 6 % in Italia), un risultato che ci permette di fare delle previsioni molto positive per il futuro. Infatti, si prevede che in Europa il biologico rappresenterà il 5 % della S.A.U. (superficie agraria utile) nel 2005, il 10 % nel 2010 e il 20 % nel 2020, che non è un?ipotesi fantasiosa ma un?estrapolazione dei dati consolidati nei primi dieci anni della Regolamentazione comunitaria, che quest?anno come biologici giustamente festeggiamo. Ma anche come Consorzio possiamo dirci molto soddisfatti dei risultati raggiunti, e per affermare questo ci bastano alcuni dati presentati nel corso dell?assemblea di bilancio del maggio scorso: le aziende controllate nell?ultimo anno sono cresciute del 35 %, quindi ben al di là della crescita del settore, ed è rilevante soprattutto l?incremento delle aziende che operano nella trasformazione (+ 70 %), ad indicare il valore dei ?progetti di filiera?, che spesso nascono da un?intuizione e da un primo incontro tra le aziende, per poi arrivare a prodotti in grado di giocare un ruolo significativo sul mercato. Una politica alla quale abbiamo sempre creduto fin dai primi anni del Consorzio, e che si è molto sviluppata ed è diventata parte importante del suo modo di essere e di presentarsi al trade e ai consumatori, il cui atteggiamento nei confronti del biologico appare da tutte le più recenti ricerche molto favorevole. E dunque non solo per via delle preoccupazioni per i tanti scandali alimentari che si sono succeduti e le comprensibili attese, ma per soddisfare un?esigenza di sicurezza e di qualità che diventa ogni giorno più importante. Negli ultimi anni vi è stato anche un diverso modo di intendere la politica di aiuto al settore, perché se è vero che la legge 2078 ha contribuito ad avvicinare tanti operatori agricoli al biologico e ha permesso di costituire una base produttiva ampia, ora siamo nella fase nella quale tutto il prodotto certificato come biologico deve raggiungere il mercato, grazie ad investimenti maggiormente finalizzati alla valorizzazione in termini economici e d?immagine. Vogliamo concludere con un commento sulle ?nuove NEWS? del Consorzio che state leggendo in questa occasione per la prima volta: accanto alle riflessioni sul settore e sullo sviluppo del mercato e sulle iniziative fieristiche ? a proposito, nell?ambito della prossima fiera abbiamo indetto un importante convegno dal titolo ?DOVA VA L?ALIMENTAZIONE?, per discutere intorno alle grandi problematiche alimentari mondiali con la partecipazione di FAO, FEDERALIMENTARE, NOMISMA, INRAN, CIHEAM (L?Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari) ? abbiamo ritenuto opportuno dedicare le quattro pagine centrali alle questioni di carattere tecnico, dalla certificazione all?attività di controllo, alle novità legislative. In questo modo i lettori potranno utilizzare questa parte come inserto e come strumento di rapporto con il Consorzio, per una richiesta dettagliata delle informazioni di loro interesse.


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