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Ecco i voucher per gli stati vegetativi

Lombardia come funziona il nuovo sistema

di Francesco Dente

La Lombardia conferma la vicinanza alle persone in stato vegetativo. La Regione, prima in Italia a garantire dal 2007 la gratuità dei ricoveri di sollievo transitorio o definitivo per i soggetti fragili, ha introdotto da inizio agosto un nuovo sistema di voucher per venire incontro alle necessità delle famiglie che assistono i parenti malati: persone in coma o a cui è stato diagnosticato uno stato di minima coscienza. Nuovo perché si aggiunge al contributo mensile di 500 euro erogato, a partire da settembre 2009, ai familiari che prestano assistenza a domicilio.
La sperimentazione attivata con il nuovo provvedimento di Giunta prevede che i pazienti in questa condizione ricevano un buono tra i 100 e i 180 euro al giorno, pari alle tariffe giornaliere erogate alle strutture che si prendono cura delle persone in stato vegetativo, per l’acquisto delle prestazioni domiciliari previste dal Piano di assistenza individuale. L’investimento complessivo deliberato è di 10 milioni di euro. Somme che si aggiungono ai 26 milioni già spesi ogni anno per la cura e il sostegno di queste persone e che consentiranno di ampliare il numero degli assistiti. «Gli scopi della misura sono migliorare ulteriormente il sostegno alle famiglie e, al contempo, riconfermare il principio della libertà di scelta alla base del sistema lombardo», ha commentato l’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli (nella foto).
La delibera licenziata dalla Giunta regionale non si limita a stanziare finanziamenti. Interviene anche sulla sperimentazione di due nuove linee guida in materia di valutazione e diagnosi. Si tratta, in particolare, delle “Linee di indirizzo per il percorso diagnostico della condizione di stato vegetativo”, con le quali la Regione ha preso atto delle nuove indicazioni formulate dagli esperti del gruppo di lavoro regionale ad hoc e delle “Linee di indirizzo per l’attuazione del percorso assistenziale delle persone in stato vegetativo”. Queste ultime costituiscono precisazioni sul percorso assistenziale di lungoassistenza delle persone in stato vegetativo. Entrambi i protocolli saranno sperimentati per un periodo di sei mesi nelle strutture residenziali di lungoassistenza, sia in favore delle persone già in carico che di quelle che accedono per la prima volta, dopo la diagnosi. L’introduzione di questi nuovi parametri (riconosciuti a livello internazionale) in grado di misurare il grado di coscienza e di risposta agli stimoli porterà ad allargare la platea dei soggetti in stato vegetativo accuditi. Garantirà il sostegno a circa un centinaio di persone in più, oltre i 500 già assistiti.

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