Politica

Polonia, nel Paese senza sinistra a vincere è l’apatia

Tusk riconfermato con un voto "dimezzato"

di Redazione

L’Europa tira un sospiro di sollievo e la Polonia si conferma il Paese più affidabile dell’intero gruppo di Stati che oltre vent’anni fa voltò le spalle al socialismo reale. Il premier uscente Donald Tusk ha vinto l’ennesimo derby delle destre, strappando per la prima volta dal 1989 il tagliando del secondo mandato. Ha rifilato 9 punti percentuali di distacco al candidato populista Jaroslaw Kaczynski, gemello del presidente Lech che morì nel disastro aereo di Smolensk un anno e mezzo fa, e potrà proseguire la sua politica liberal-conservatrice, europeista e moderata.
Ma la Polonia si conferma anche un Paese attraversato da profonde divisioni fra grandi città e campagne e tra regioni occidentali e orientali. Nelle prime ha prevalso la proposta modernizzatrice di Tusk, le seconde sono rimaste sensibili alle sirene conservatrici di Kaczynski. La bassa affluenza alle urne, 48%, testimonia uno scollamento crescente fra cittadini e politica, rafforzato dal successo del movimento di Janusz Palikot, un outsider anti clericale e libertario transfugo del partito del premier, che è balzato al 10% alla sua prima uscita elettorale.
Per Donald Tusk è una vittoria dimezzata. Ha vinto soprattutto grazie alla debolezza progettuale dei suoi avversari. La Polonia è l’unico membro dell’Ue ad aver passato indenne le crisi finanziarie del 2008 e del 2011, ma il boom economico si è fermato, il disavanzo pubblico è cresciuto, l’apparato burocratico pesa ancora troppo sui conti dello Stato, le pessime infrastrutture frenano lo slancio e gli imprenditori si preparano a una stagione di crisi.
Resta anche il paradosso di un Paese tutto sbilanciato a destra, da quando i socialisti vennero travolti dagli scandali alla fine della lunga stagione di Aleksander Kwaniewski. Sono scivolati al quinto posto, con un misero 8%, dietro a tutti i partiti, grandi e piccoli, che costituiscono il variegato e conflittuale universo delle destre.


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