Welfare

Si potrebbe fare così

Un Decalogo del secondo welfare

di Redazione

Un “Piccolo decalogo per il secondo welfare”: lo ha presentato Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà, al recente Meeting di Rimini. Nel Decalogo la terza voce è emblematica di come si possa intervenire sul welfare migliorando le prestazioni e tenendo sotto controllo la spesa. Il Decalogo nella versione integrale è sul sito www.vita.it

Con i costi di un giorno di ricovero si potrebbero finanziare almeno 15 giorni di assistenza domiciliare. Spostare l’1% delle risorse dalla sanità al sociale permetterebbe di garantire i servizi territoriali, rispondendo alle esigenze di welfare leggero attualmente disattese, una risposta più efficace ai bisogni dei cittadini. Ricoveri e “codici bianchi” al pronto soccorso possono essere immediatamente ridotti attraverso adeguati supporti territoriali. Sono necessarie azioni volte alla prevenzione per diminuire i numero dei ricoveri, e di quelli impropri, in particolare. Inoltre, bisogna intervenire sulla forte variabilità in termini di qualità ed efficienza della spesa pubblica. Per spendere meglio e riqualificare la spesa pubblica è determinante il coinvolgimento della cooperazione sociale, che ha dimostrato affidabilità in termini di efficacia nelle risposte ai bisogni ed efficienza gestionale, puntando sull’innovazione sociale.

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.