Non profit
Sono quello che “anche i ricchi paghino”
Enrico Fiori, presidente delle Acli di Arezzo. È sua l'idea del manifesto che ha conquistato Tremonti
di Redazione
È stato lui a far sobbalzare il superministro Giulio Tremonti quando è entrato nell’aula principale del Centro Mariapoli di Castel Gandolfo per intervenire alla convention delle Acli. Enrico Fiori, 45 anni, sposato, due figli, insegnante di scuola primaria e da tre anni presidente della sede provinciale di Arezzo (7mila iscritti e 52 circoli) aveva nelle mani il manifesto dal titolo esplicito: “Anche i ricchi paghino”. «Mentre lo stavo affiggendo, Tremonti è entrato in sala. Gliel’ho messo subito davanti, lui lo ha letto con attenzione e prima di andare via ha voluto che glielo consegnassi, confidandomi però che la vera svolta non è far pagare i ricchi, ma quelli che non pagano le tasse». Non solo: «Durante il suo intervento, il ministro mi ha fatto avvicinare un paio di volte dal suo portavoce, facendomi sapere di essere rimasto molto colpito dal manifesto».
A Fiori non sfugge il fatto che il responsabile di via XX Settembre parlava il giorno dopo i fischi che la stessa sala aveva riservato al suo collega Maurizio Sacconi e «forse voleva farsi amica una platea non proprio ben disposta». Comunque sia quel manifesto ha fatto breccia. E non poca. «Per la prima volta la stampa locale, la Nazione e il Corriere di Arezzo ci hanno dedicato intere paginate», conferma il presidente aclista. Che pure ai colpi di teatro è affezionato. «Siamo delle Acli un po’ eretiche». Le cronache confermano. Nel 2007 la sua associazione si schierò a favore dei Dico. Due anni dopo ospitò Aleida Guevara, la figlia del Che. Un’iniziativa cui seguirono altri incontri “eretici”, talvolta organizzati con l’Arci, fra cui quelli con Frei Betto e don Andrea Gallo.
Nomi pesanti, ma a fare il botto è bastato lo zio Paperone, che campeggia sul manifesto, ma soprattutto «il prototipo del ricco taccagno che non vuole scucire un euro» che ha tanto scosso Tremonti. «L’idea l’abbiamo partorita ad agosto,», conclude Fiori. Sono 200 le copie de “Anche i ricchi paghino” che avrebbero dovuto riempire i cartelloni della provincia toscana: «Ma visto il successo quasi sicuramente aumenteremo la tiratura». Tremonti è d’accordo.
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