Non profit

Faccio impresa coi turisti dell’Adda

L'esperienza innovativa di Sara Vavassori

di Redazione

La storia professionale di Sara Vavassori, 31 anni, sposata, amministratrice della cooperativa sociale Coclea, non segue la traiettoria classica delle biografie dei dirigenti del non profit. I primi passi li ha mossi infatti nel pubblico e da lì è traghettata verso il terzo settore. Coclea, un’agenzia di sviluppo locale sostenibile con sede operativa a Trezzo sull’Adda, in provincia di Milano, è passata in poco più di un quinquennio da uno a quattro dipendenti e da dieci a 14 soci con un fatturato di 270mila euro.
Partiamo dall’inizio…
Sono laureata in Filosofia all’università di Milano. Durante l’anno di servizio civile ho svolto attività di accompagnamento guidato sul territorio con un’associazione locale e per conto dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, un’istituzione culturale del Parco Adda Nord. In questo modo ho conosciuto alcuni dei professionisti che lavoravano nel Parco come consulenti culturali e ambientali e da lì è nata l’idea di attivare Coclea. Una cooperativa “figlia” sia del Parco che del consorzio di cooperative sociali Solco Priula, il nostro incubatore.
Il punto di svolta nella sua carriera?
Il Distretto Bio-Culturale dell’Adda. Si tratta del progetto che ha dato avvio al sistema turistico che adesso Coclea gestisce e che prevede, fra l’altro, servizi di navigazione fluviale, noleggio biciclette, accompagnamenti sul territorio, audioguide teatralizzate.
Così avete attivato collaborazioni sia col pubblico che col privato. Quali differenze?
Nel pubblico c’è un’organizzazione ferrea in termini di distribuzione di compiti ma una difficoltà di agire nell’immediato. Nella cooperativa c’è maggiore flessibilità e possibilità di variare il campo d’azione in funzione delle diverse contingenze.
Lei oggi è una delle amministratrici di Coclea..
Sono uno dei soci fondatori e la prima dipendente. Inizialmente mi sono occupata del ramo educativo-ambientale. Oggi invece mi occupo del ramo agenzia della cooperativa. In seguito mi hanno chiesto prima di affiancare il consiglio di amministrazione e poi di entrarci: oggi sono una dei tre amministratori.

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