Economia

Al libro per l’Expo mancano 4 pagine

La pubblicazione distribuita nelle scuole ha lasciato nell'ombra gli aspetti cruciali dell'evento

di Redazione

Nel corso del passato anno scolastico, la direzione Comunicazione e Relazioni esterne di Expo 2015 spa, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico regionale della Lombardia, ha distribuito un libretto di presentazione di Expo 2015 a tutte le scuole primarie della regione. Il libretto è stato sponsorizzato da Bmw e Nestlé. Nestlé ha anche messo a disposizione alcuni contenuti e giochi relativi alla “piramide nutrizionale”, con l’obiettivo di sensibilizzare a un’alimentazione corretta. Un lavoro che, a parte gli sponsor, secondo la rete di oltre cento ong e associazioni che si riconoscono sotto il cappello di Co.Lomba, ha lasciato nell’ombra i reali valori che sottendono al titolo dell’esposizione universale. Ecco dunque le osservazioni del coordinamento.

Lo stile della pubblicazione è stato ben pensato per l’età dei destinatari e alcune attività – come la costruzione di un forno solare – sono anche interessanti in vista di un possibile approfondimento ludico di questioni di sostenibilità più globali. D’altra parte, se si comprende che come prima uscita per le scuole l’obiettivo della Direzione Comunicazione sia stato quello di introdurre l’evento Expo 2015, di parlare della città di Milano e di invitare alla partecipazione, sfogliando il libretto ci si rende però conto che non sono state ancora toccate le questioni di fondo relative proprio al tema di Expo 2015: “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. In un futuro libretto per le scuole, che dovrebbe essere rivolto anche alle secondarie (medie e superiori), siamo infatti convinti che sia necessario mettere in evidenza alcune questioni cruciali.
Primo: il diritto al cibo è un diritto umano fondamentale e universale, sancito dalla Dichiarazione dei Diritti umani e da molte altre carte fra cui la Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, sottoscritta dall’Italia nel 1991.
Secondo: il primo degli Obiettivi del Millennio prevede di “eliminare la fame e la povertà estrema” proprio entro il 2015.
Terzo: il tema della sostenibilità nella produzione e nel consumo di cibo, dei meccanismi che regolano l’accesso alle risorse (terra, acqua, sementi, biodiversità, energia? ) e la loro gestione, in particolare in quei Paesi (spesso grandi produttori di cibo) nei quali la malnutrizione colpisce milioni di persone, è un tema centrale.
Quarto: esistono già esempi di buone pratiche, quali quelli indicati da un recente rapporto delle Nazioni Unite e dall’Ifad, i quali parlano di produzione locale di piccola scala, capace di valorizzare colture e culture tradizionali in modo sostenibile ed efficace.
Co.Lomba, in qualità di rete di associazioni e ong lombarde che operano sui temi del diritto al cibo con progetti di cooperazione internazionale e di educazione alla cittadinanza mondiale, si rende dunque da subito disponibile, con le proprie esperienze e competenze, ad aprire un confronto con Expo 2015 spa per contribuire alla diffusione di valori e pratiche che non possono essere sottaciute in un’esposizione internazionale dedicata a “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Anche considerando che tali valori e pratiche dovrebbero fare parte della normale prassi educativa scolastica, come suggerito da numerose raccomandazioni dell’Ue e da diversi documenti ministeriali (per citarne solo alcuni, quello sulla scuola dell’intercultura e quello sulla materia di “Cittadinanza e Costituzione”).


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