Non profit

Con La Nave, educazione in cambio di energia

Profit, non profit, banca: mix vincente

di Redazione

Sono ad una cena con un gruppo ristretto di amici: un paio di imprenditori (retribuiti) che sanno fare fotovoltaico, il presidente e un consigliere di amministrazione (volontari) della coop sociale onlus La Nave, che gestisce quattro scuole non statali a Forlì dove vanno 600 bambini (e anche i miei figli). Si festeggia l’allaccio all’Enel di un impianto fotovoltaico da 1 MW costruito sulle colline di Forlì.
Due soggetti, una onlus e un’impresa profit, si sono messi insieme e hanno fatto una srl (Energia Navale srl) in cui gli utili andranno per il 60% alla scuola e per il 40% all’impresa profit. Investimenti per la onlus: zero. Investimenti per gli imprenditori: il loro lavoro. Banca Prossima è intervenuta e ha messo sul piatto 2,7 milioni di euro (il 101% del costo dell’impianto). Senza aver tirato fuori un euro, grazie all’impegno di una banca intelligente, un paio di imprenditori che sanno fare affari e la volontà di cercare nuove vie di finanziamento, nei prossimi vent’anni la scuola avrà un utile fra i 120mila e i 250mila euro all’anno, da utilizzare per le proprie attività. Bello no?
Direte: «Ah troppo facile così! Gli imprenditori lo hanno fatto per guadagnarci». E allora? Loro ci guadagneranno è vero, ma la scuola potrà pagarsi affitto o mutuo per i prossimi vent’anni. Un’operazione di questo tipo fa parte della categoria “bene comune” (la coop sociale che fa attività educativa) o della categoria “interesse personale” (gli imprenditori profit)?
Stefano Zamagni parla di «architettura di ponti e non di muri, fra profit e non profit». Di questo ci sarebbe bisogno, ma non solo nella forma della “responsabilità sociale”, in cui si dà “graziosamente” ai dipendenti quello che ieri veniva dato di diritto. Si tratta di lavorare insieme senza moralismi. Bene comune e interesse personale possono e devono stare insieme. Io sono dell’idea che si possa non solo guadagnare bene e poi fare il bene, ma anche guadagnare bene facendo il bene.

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