Economia

Dalla grande distribuzione alle aziende del 2.0. Nasce il grande network dell’innovazione che guarda al sociale

Nuovi attori sul teatro della Csr

di Redazione

L’innovazione è una trasgressione andata a buon fine». È solo una delle provocazioni raccolte durante Linkontro Nielsen, meeting annuale dedicato alle imprese del largo consumo e della grande distribuzione.
Fra chi ha sposato questa filosofia c’è sicuramente Andrea Merloni, presidente di Indesit Company con il neonato Consorzio Home Lab, connubio di otto realtà d’eccellenza (Gruppo Elica, Gruppo Loccioni, MR&D Institute, Spes, Teuco-Guzzini, Università Politecnica delle Marche, Ariston Thermo e Indesit Company). «L’obiettivo è spingere l’Italia come leader nella domotica attraverso l’open innovation, ovvero condividendo la ricerca sull’integrazione di impianti domestici per il risparmio energetico e la creazione di prodotti/servizi sempre più eco-efficienti. Il polo nasce qui a Fabriano, ma avrà ricadute sull’intero Paese», spiega Merloni. Nike, dal canto suo ha lanciato la Sustainable Apparel Coalition, partnership intersettoriale tra competitor, fra cui Adidas, GAP, Levi’s, con l’obiettivo comune della sostenibilità. E mentre sempre Nike (dopo 7 anni di lavoro e 6 milioni di dollari d’investimento) rilascia a libero utilizzo il software Environmental Apparel Design Tools, per aiutare i designer – già nel momento dell’ideazione di prodotti e confezioni – a ridurre al massimo l’impatto ambientale, Coop Italia lavora per aiutare ed educare i consumatori alla raccolta differenziata. «Dal 2007 sul packaging dei prodotti a marchio abbiamo introdotto una marchiatura con indicazioni sul corretto smaltimento e oggi puntiamo sul pack monomaterico», dice la vicepresidente Maura Latini. Che aggiunge: «Con “Coop for Kyoto” vogliamo inoltre spingere i nostri fornitori a ridurre le emissioni e i loro consumi energetici». E Felice La Salvia, presidente di NaturaSì, amplia la mission “Fare cultura della natura e del biologico” anche al campo immobiliare. Come? Con il Condominio Green: un complesso di 35 appartamenti, a Mantova, in cui coibentazione, utilizzo della geotermia, gestione domotica, riutilizzo di acqua piovana sono esasperati, per dimostrare, sul lungo periodo, l’equazione “Salvaguardia dell’ambiente = salvaguardia del portafoglio”.
In tema di sostenibilità, non solo ambientale, anche Facebook e Google fanno le loro prove tecniche di collaborazione con il mondo del non profit e dell’arte. Luca Colombo, country manager di Facebook, racconta di come l’azienda, grazie a un primo workshop informale e sperimentale con Telethon, abbia fornito il know-how per utilizzare al meglio le potenzialità del social network. Google invece ha lavorato per 18 mesi con 17 tra le più prestigiose istituzioni culturali e musei d’arte, per sviluppare Google Art Project. «Un portale che permette a tutti di ammirare, fin nel minimo dettaglio, oltre mille capolavori passeggiando on-line nella Galleria degli Uffizi, con un tour virtuale al Moma di New York o creando la propria collezione», come illustra il country director Stefano Maruzzi.


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