Welfare

Virtus Italia, la onlus che rimanda a casa gli immigrati albanesi

Il programma Odisseo già sperimentato in dieci casi

di Redazione

È una onlus, ma invece di accoglierli, i migranti li rimanda a casa. Si chiama Virtus Italia, ha sede a Roma e “lavora” con i giovani albanesi, dai 18 ai 29 anni, che vogliono rientrare nel loro Paese. E lo fa attraverso il progetto Odisseo. «Seguiamo il ragazzo in tutto il percorso di rientro», spiega Marco Caporale, responsabile dell’Unità operativa. Odisseo è al secondo anno: nel primo ha fatto partire 10 ragazzi, oggi lavora con altri 17. «Il sistema si struttura in tre fasi: la preparazione, con cui l’associazione illustra, orienta e cerca di capire le intenzioni del ragazzo; il viaggio, totalmente a carico della onlus; il reinserimento che prevede studi professionali o l’avviamento di un’attività in loco». I costi sono interamente sostenuti dall’Unione Europea. Vengono messi a disposizione del ragazzo, ma gestiti da Virtus Italia, 400 euro per vitto e alloggio, nel caso il giovane faccia ritorno in famiglia, e 2.500 euro per l’avvio di piccole attività. «L’Albania è un Paese povero, non c’è bisogno di grandi cifre», sottolinea Caporale. Alcuni esempi? «Un giovane ha messo in piedi un negozio di autoricambi vicino alla pompa di benzina del padre. Un altro invece aveva il papà proprietario di una cava e così, per diventare suo socio di affari, si è comprato un camioncino».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.