Formazione

«Saremo sentinelle di positività» promette la neopresidente

Agesci eletta Marilina Laforgia

di Antonietta Nembri

Quattro anni di inteso lavoro. Sono quelli che attendono la neoeletta presidente del comitato nazionale dell’Agesci Marilina Laforgia che divide la carica con Alberto Fantuzzo (in Agesci vige la diarchia uomo/donna al vertice). Eletta nel corso dell’ultimo consiglio generale di inizio giugno, che ha approvato le linee guida per il nuovo progetto nazionale, Laforgia sottolinea come nel suo mandato quadriennale è chiamata «alla realizzazione di questo nuovo progetto assicurandogli la necessaria concretezza. Le aree tematiche individuate sono molto interessanti».
Tra i temi vi è l’inclusione, «da trasformare in attività concrete verso i più deboli. Da sottolineare vi è lo sguardo positivo che deve essere il nostro dato culturale. Questo ci permetterà di affrontare ogni cosa al di là dell’emergenza», sottolinea Marilina Laforgia che, per descrivere l’azione dei membri dell’Agesci, usa il termine “sentinelle di positività”. «Il compito del comitato che presiedo sarà quello di trasformare queste linee guida in un progetto concreto».
Marilina Laforgia sottolinea come l’attenzione sarà rivolta soprattutto alla creazione di un «nuovo patto per l’educazione, costruendo dei percorsi educativi che mettano insieme i diversi attori del territorio. Su questo tema è emersa la necessità di porre attenzione alla fragilità affettiva rilevata non solo tra i giovani, ma anche tra i giovani adulti, che per la nostra associazione sono quanti hanno più di vent’anni e che possono essere degli educatori», continua.
Dal consiglio nazionale è stato anche approvato il nuovo regolamento di branca Rover e Scolte (giovani tra i 16 e i 21 anni), «improntato ai principi della pedagogia dell’esperienza e ispirato al tema del coraggio che nasce dalla periodica ricalibrazione delle proposte educative», conclude.


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