L’hanno chiamata “Isola energetica ecologica” ed è una struttura composta da pale eoliche, batterie al sale e inverter in grado di produrre e accumulare energia, rilasciandola solo quando serve. L’idea è nata in Fiamm, storica azienda di Montecchio Maggiore (VI) produttrice di batterie di avviamento, trombe e antenne per l’industria automobilistica, e la realizzazione sta per essere ultimata in questi giorni.
L’impianto, realizzato in collaborazione con Galileia, spin-off dell’università di Padova, Terni Energia spa ed Elettronica Santerno (Gruppo Carraro), è a zero impatto ambientale proprio grazie alle batterie al sale, che con l’accumulo energetico risolvono il principale problema dei sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili, ovvero una produzione discontinua. Con le batterie al sale, invece, Fiamm ha calcolato che un’isola energetica consente una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 106 tonnellate l’anno. «Il problema dell’energia da fotovoltaico od eolico», spiega l’ad di Fiamm, Stefano Dolcetta, «è il come immagazzinarla. Questo sistema ci permette di farlo».
L’isola energetica ecologica occupa una superficie di circa 4.500 metri quadrati nel comune di Almisano, poco distante dalla sede Fiamm. La centrale è in grado di produrre da fotovoltaico 230mila kWh all’anno, equivalente al consumo di 40-50 famiglie o di un piccolo comune.
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