Welfare

I nonnetti di Frederiksberg diventano un modello nazionale

Assistenza agli anziani Thyra Frank

di Joshua Massarenti

Quando il Comune di Frederiksberg, nei pressi di Copenhagen, ha chiesto a tutte le case di riposo della città un rapporto annuale sulla loro attività, Thyra Frank, direttrice della casa di riposo Lotte, non ci ha pensato su due volte: ha raccolto e spedito alle autorità comunali le foto più belle di un viaggio effettuato nel Sud della Danimarca dal suo personale insieme ai pensionati e ai loro familiari che frequentano quello che ormai viene definito “l’ospizio più allegro d’Europa”. Che, dicono tutti gli indicatori, è anche uno dei più efficienti.
Frank sbarca a Lotte nel lontano 1988 con la voglia, e la convinzione, di cambiare radicalmente le regole di una casa che vivacchiava nella sua normalità come tante altre. Via le cene senza alcol o le serate passate in un silenzio d’oltretomba, spazio ai pasti accompagnati da un buon bicchiere di vino per chi lo desidera, ai canti collettivi nel giardino sotto il chiaro di luna e alle feste danzanti.
Se gli inizi furono agitati – la Frank si attirò l’odio di una buona parte del personale della casa di riposo, abituato a dormire sui propri allori e a gestire gli ospiti anziani secondo la routine – sono bastati pochi anni per convincere il Comune di Frederiskberg e i dipendenti di Lotte che la strada segnata dalla nuova direttrice era quella da seguire.

Ora si pensa in grande
Contrariamente al passato, oggi il tasso di assenteismo del personale di questa casa di riposo è tra i più bassi della Danimarca (dell’1,5% la media annua). Talmente basso che i fondi previsti per coprire le assenze dei dipendenti sono stati invece utilizzati per organizzare viaggi o offrire un sorso di Bailey’s o un pasticcino ai residenti e ai visitatori. Oggi non soltanto Lotte è diventato un modello copiato in altri Paesi europei, ma il governo danese ha deciso di nominare Thyra Frank alla guida di una neocostituita commissione della Terza età: con questo nuovo ruolo, la Frank è stata incaricata di proporre soluzioni per «dare alle persone anziane residenti in case di riposo la migliore qualità di vita possibile e consentirle di decidere in maniera autonoma i modi con cui vogliono affrontare la loro esistenza».


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