Volontariato

Internet: l’inglese non è più il padrone della rete

I siti scritti nell'idioma anglosassone erano il 60% del totale, sono scesi al 52. In italiano il 3% dei siti mondiali

di Gabriella Meroni

L’inglese non domina più incontrastato il web. Parla italiano il 3,06% dei siti mondiali, e altre lingue neolatine si affacciano alla ribalta di Internet. Su circa 60 milioni di italofoni nel mondo, sono 11,5 milioni gli internauti. Lo rivela uno studio dell’Unione Latina secondo cui oltre il 16% dei siti mondiali è oramai scritto in una lingua romanza. La ricerca è stata realizzata in tandem dall’Unione Latina, che riunisce 35 Stati di 4 continenti accomunati dall’uso di una delle 5 principali lingue romanze (francese, italiano, portoghese, romeno e spagnolo) e dalla fondazione Funredes, che promuove l’uso delle nuove tecnologie in America Latina. Nell’estate 2000, i siti in inglese rappresentavano il 60% del totale, a giugno 2001 erano crollati al 52%. Al contrario i siti che usano le lingue romanze sono saliti dal 14,17% al 16,34%.


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