Volontariato

Nel sistema sangue il valore delle unità di raccolta associative

Assemblea l'Avis si riunisce a Bergamo

di Antonietta Nembri

Gli avisini si sono dati appuntamento a Bergamo, guardando all’Europa. Al via nel weekend dal 20 al 22 maggio la 75a assemblea generale di Avis che vedrà circa mille delegati presenti. Diversi i temi che saranno trattati a partire dal titolo scelto Il dono del sangue per un’Europa solidale, che fin dal manifesto, realizzato dai ragazzi della Bottega grafica dell’Istituto penale minorile di Treviso, richiama il 150° dell’Unità d’Italia e l’Anno europeo del volontariato.
Accanto al programma assembleare sono stati predisposti gruppi di lavoro che puntano a temi portanti per la vita associativa di Avis. Di particolare attualità è quello che vede come direttore scientifico lo stesso presidente nazionale, Vincenzo Saturni, dedicato all’accreditamento delle Unità di raccolta (strutture incaricate del prelievo di sangue e di emocomponenti, gestite dalle associazioni dei donatori volontari).
«I requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per le attività trasfusionali, approvati in Conferenza Stato-Regioni lo scorso 16 dicembre, costituiscono uno strumento di riferimento importante per tutto il sistema sangue, in grado di garantire la puntuale e costante attenzione al donatore, la miglior qualità della donazione e la massima sicurezza della trasfusione», osserva Saturni. «La tavola rotonda servirà a puntualizzare sia le caratteristiche dei requisiti richiesti sia il percorso previsto per l’accreditamento delle nostre Unità di raccolta».
Inoltre, ricorda ancora Saturni: «L’attività di raccolta gestita da Avis è a pieno titolo inserita nella programmazione regionale dell’autosufficienza e, in quest’ottica, costituisce un indispensabile supporto alle strutture trasfusionali e ha contribuito e contribuisce al mantenimento dell’autosufficienza di sangue e dei suoi derivati».

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