Mondo
Salpa da Venezia l’Anno del volontariato
In Laguna si aprono gli eventi legati al 2011 europeo. Granelli (CSVnet): «Siamo un valore aggiunto»
di Redazione

Venezia la porta d’Oriente, ma dal 31 marzo e per due giorni anche la capitale europea del volontariato. Nella città lagunare si terrà infatti la conferenza 2011 dal titolo “Sussidiarietà e volontariato in Italia e in Europa: valore, esperienze e strumenti a confronto”. Il primo grande evento in occasione dell’Anno europeo del volontariato nel Belpaese, promosso dal ministero del Lavoro in collaborazione con il Csv di Venezia e Actv spa e con la partecipazione di Regione Veneto e Provincia di Venezia.
Una due giorni – il 31 marzo e il primo aprile – per discutere delle sfide che attendono il volontariato europeo sulla base del lavoro svolto da cinque gruppi di lavoro, ognuno impegnato ad affrontare un tema diverso: dalla sussidiarietà a una maggiore rappresentanza del settore a livello europeo, dal rapporto fra volontariato e il suo radicamento nel territorio al tema dei giovani. Tanti gli ospiti stranieri, inoltre, come il direttore generale della Commissione Europea DG Comunicazione, Claus Sorensen, oppure Stanley Litow, vice presidente Ibm e Corporate Citizenship e presidente Corporate Affairs dell’Ibm International Foundation, o ancora il tedesco Frank Heuberger della Bundesnetzwerk Bürgerschaftliches Engagment, o la portoghese Elza Chambel del Conselho Nacional para a Promoção do Volontariado. Non mancheranno poi le istituzioni locali – sindaco, presidente della Provincia e governatore in testa – e ci sarà ovviamente anche lo stesso ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che chiuderà i lavori.
«Questa è una conferenza europea molto importante. Cercheremo di ragionare intorno ai punti salienti del manifesto deciso nel 2009: il futuro della sussidiarietà, un nuovo quadro legislativo europeo, e azioni concrete per sostenere il volontariato», commenta Renzo Razzano, vicepresidente del Centro europeo per il volontariato di Bruxelles e presidente dello Spes, il Centro servizi per il volontariato del Lazio.
Sulla stessa linea d’onda Marco Granelli, presidente CSVnet: «Dobbiamo ragionare concretamente sul volontariato in Europa come soggetto reale di partecipazione attiva». E precisa: «Ben sapendo che le differenze da Paese a Paese ci sono, non possiamo però limitarci a pensare al volontariato come fenomeno da gestire e basta. Al contrario: dobbiamo convincere le istituzioni italiane ed europee del valore aggiunto che il nostro mondo porta con sé».
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