Economia

Com’è dolce la Nutella in fabbrica. Alla Ferrero la Csr incomincia dai bambini e arriva fino ai nonni

Nelle sedi di Alba e Pino Torinese

di Redazione

Ferrero, l’azienda più amata dai piemontesi. Non si tratta soltanto di uno slogan. Per capirlo, è sufficiente chiedere a qualcuno dei suoi dipendenti. Incominciando, naturalmente, dallo stabilimento di Alba.

L’asilo nido
Nel 2009, per esempio, è stato aperto un asilo nido capace di accogliere 60 bambini tra i 3 mesi e i 3 anni. L’edificio, situato nelle immediate vicinanze della fabbrica di Alba, è stato costruito con materiali ecosostenibili e funziona attingendo a fonti rinnovabili di energia. Possono frequentarlo i figli dei dipendenti, ma un buon 10% dei posti è a disposizione dei residenti albesi i cui bambini sono iscritti nelle graduatorie del nido comunale. La famiglia Ferrero ha investito 2,5 milioni di euro e sostiene quasi integralmente le spese legate al funzionamento: i dipendenti pagano una retta mensile ridotta.

Ferrero Care
Affidati i piccoli, i genitori si dirigono verso lo stabilimento di Alba. Se invece sono tra i 270 che lavorano al centro direzionale di Pino Torinese, sono ancora più fortunati. Da tre anni, infatti, possono usufruire di “Ferrero Care”. Di cosa si tratta? Per farsi un’idea, è sufficiente gironzolare tra gli uffici, dove troviamo una palestra. Dalle vetrate, si vedono le persone sedute alla scrivania, che a loro volta osservano i colleghi impegnati negli esercizi fisici. I dipendenti vi accedono gratuitamente e hanno a disposizione un personal trainer dedicato. L’obiettivo è non sottrarre tempo prezioso alla vita privata, permettendo a chi usa la palestra di passare più tempo con i propri cari, quando ritorna a casa.
Nel dicembre 2010 è poi stato aperto uno sportello, che eroga servizi particolarmente apprezzati. Non c’è tempo per portare i vestiti in lavanderia? Li affidiamo ad un addetto che s’incarica personalmente della consegna e ci avvisa al momento del ritiro, con una semplice mail. Dobbiamo pagare una bolletta o acquistare dei farmaci? Qualcuno lo fa al nostro posto. A Pino Torinese, inoltre, è stata predisposta un’infermeria, con tanto di medico. E in autunno, si può fare la vaccinazione antiinfluenzale. Se il problema non sono i genitori, ma i figli, ogni 15 giorni è possibile prendere appuntamento con un pediatra. Naturalmente, paga l’azienda.

Gli ex dipendenti
Dopo i bambini e gli adulti, ecco gli anziani. Perché – è proprio il caso di dirlo -, Ferrero non dimentica. L’azienda ha sottoscritto delle convenzioni con alcuni centri specialistici. Non solo: gli ex sono coinvolti in attività studiate per loro. Laboratori di sartoria, ceramica, corsi di fotografia, pittura, ricamo, informatica e soprattutto sport. Per non parlare dell’allestimento delle mostre, dove gli anziani sono una vera e propria risorsa. Sono loro che accolgono gli ospiti e si occupano della sorveglianza.


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