Non profit

«Questa cultura ci fa bene»

Il primo concerto "dedicato" alla Comunità Nuova di don Rigoldi

di Redazione

La Comunità Nuova di don Gino Rigoldi è l’associazione non profit che inaugura la stagione di “prove aperte”.
Come è nata questa iniziativa?
Conosciamo da sempre UniCredit Foundation e abbiamo avuto modo anche in passato di collaborare. In questo caso mentre si fa un’operazione di cultura – il che non guasta, perché la buona musica fa bene a tutti – si fa anche un’iniziativa che fa bene a noi. Quindi lo scambio è su due livelli: quello economico è importante perché questi sono tempi duri, gli enti locali tagliano tutti i fondi per il sociale e siamo tutti in difficoltà a mantenere i servizi che offriamo, ma poi è anche bello utilizzare un evento di alto livello musicale e culturale. La musica infatti è un momento di crescita e di benessere un po’ per tutti.
Come utilizzerete i fondi raccolti?
Abbiamo un ufficio che si occupa di fare i permessi di soggiorno e i ricongiungimenti ma che ha dei finanziamenti pubblici molto, molto esigui, assolutamente insufficienti (quest’anno solo 20mila euro, mentre noi ne spendiamo 130/150mila). Questa iniziativa ci permette di continuare il servizio, che è indispensabile per molti giovani e meno giovani. Chi non ha un documento in regola finisce per essere un clandestino e quindi ad essere esposto a tutti i pericoli che i clandestini corrono. Attualmente c’è il problema di continuare a fare il servizio: per noi è proprio un fatto di pura sopravvivenza.
Per i milanesi un’occasione in più di dimostrarsi generosi…
La solidarietà a Milano c’è, ma in generale non credo che sia una città generosa. Però ha degli spazi, dei gruppi, delle persone che lo sono, per fortuna. Dentro a un tipo di società che cammina sempre di più verso un individualismo abbastanza estraneo ai bisogni, ci sono istituzioni e persone che dimostrano sensibilità e si impegnano a dare una mano a chi si occupa degli ultimi, di quelli che sono in difficoltà. Per fortuna, c’è una parte dei milanesi che certamente aiuta e l’iniziativa Scala-Unicredit testimonia proprio questo.

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