Non profit

Scalderemo le vostre case grazie alla Csr

Il caso Daikin

di Redazione

Un investimento sul futuro. Per Daikin la responsabilità sociale d’impresa è questa. Una visione che Legambiente ha voluto premiare. Di cosa stiamo parlando? Per capirlo occorre tornare ai primi di dicembre quando Daikin Air Conditioning Italy, filiale del colosso giapponese specializzato in sistemi di climatizzazione, ha concluso l’acquisizione di Rotex, un’azienda tedesca attiva nel settore del riscaldamento. «Un’operazione che aveva come scopo l’estendere i nostri prodotti a tecnologia avanzata anche al mondo del caldo, aprire ad un mercato che non ci vedeva presenti e nel farlo sposare una realtà che ha la stessa nostra filosofia e attenzione al controllo delle emissioni», spiega Stefano Germagnoli, responsabile del dipartimento Ambiente e affari legali dell’azienda. Solo pochi giorni dopo la fusione, il 15 dicembre, è arrivato il “Premio innovazione amica dell’ambiente” di Legambiente per la categoria “abitare sostenibile”, grazie proprio all’implementazione del sistema a pompa di calore HPSU targato Rotex.
«Il brevetto HPSU è una soluzione che utilizza l’aria estraendone umidità. E, sfruttando i circuiti frigoriferi di cui è dotato, senza consumare energia elettrica, riesce a riscaldare e produrre acqua calda sanitaria. In più è un sistema che può essere, in un secondo momento, abbinato a impianti solari o generatori termici», sottolinea Germagnoli. Per il manager il premio è motivo di orgoglio, «il riconoscimento di cui siamo stati insigniti rende evidente che questo matrimonio, che abbiamo perseguito con insistenza e voluto fortemente, è stato una scelta azzeccata».
Anche perché sotto la guida della multinazionale giapponese, che anche prima della formalizzazione del matrimonio “controllava” la Rotex, i prodotti tedeschi hanno incrementato i profitti passando dai 16 milioni del 2009 ai 23 del 2010. «Siamo sicuri che riusciremo a centrare l’obiettivo che ci siamo prefissati di triplicare il volume di guadagni entro il 2015 portandoci a rientrare fra le prime dieci aziende del riscaldamento in Italia», aggiunge Germagnoli, «e vogliamo farlo puntando come sempre sulle alte performance energetiche, eco sostenibilità ed energie alternative».
Ma questo è solo uno dei passi che l’azienda ha intrapreso. «Certo non ci fermiamo qui», conclude Germagnoli, «abbiamo in programma per il 2011 diversi progetti di Csr più tradizionale. Alcuni corsi nelle scuole a Milano per la sensibilizzazione ambientale, opere di riforestazione in Costa Rica, Madagascar e Parco del Ticino e, infine, naturalmente, la promozione delle fonti rinnovabili».

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