Economia

Vodafone, assistenza clienti forte e chiara

Iniziativa per i sordi

di Redazione

Assistenza clienti senza barriere. Anche per i sordi. L’idea è di Vodafone, che ha dato vita, insieme ad Ens – Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi onlus, ad un innovativo ed inedito servizio in Italia che garantisce l’accesso al customer care ai clienti non udenti. «Grazie alla collaborazione con Ens i clienti potranno dialogare con noi in maniera veloce attraverso sistemi nuovi in grado di migliorare anche la loro qualità della vita superando barriere che ieri sembravano insormontabili e definitive», ha sottolineato Manlio Costantini (nella foto), customer operations di Vodafone Italia. Per Costantini è evidente come «questa iniziativa confermi l’impegno dell’azienda nel cercare di offrire sempre la massima qualità e assistenza ai propri clienti».
Il servizio naturalmente è gratuito e consente agli oltre 10mila clienti non udenti di Vodafone Italia di contattare il 190 (il numero di assistenza) avvalendosi della lunga esperienza dell’Ens, preposto per legge alla rappresentanza e tutela dei sordi in Italia. Il cliente, rivolgendosi al Servizio Ponte Ens della propria regione, attraverso l’utilizzo di diversi canali (Dts, fax, email, instant messaging, chat e videochat), sarà collegato con l’operatore dell’Ens a cui potrà chiedere di chiamare il 190. Il servizio di assistenza di Vodafone Italia riconoscerà la chiamata e la inoltrerà al team dedicato che fornirà l’assistenza richiesta. Stabilito il contatto, tutte le richieste saranno comunicate all’operatore del Servizio Ponte Ens che le tradurrà in voce all’operatore Vodafone. Una piattaforma molto semplice ed efficiente. Ida Collu, presidente nazionale dell’Ens dice di parlare «a nome dei sordi italiani» quando esprime pubblicamente «grande soddisfazione per l’avvio di questo servizio, che per la prima volta consente agli utenti sordi di accedere in tutte le modalità di comunicazione disponibili e senza barriere al customer care».
Ma non solo, per Collu, la speranza e l’augurio sono che «questa iniziativa rappresenti soltanto l’inizio di un percorso che porti al più presto anche gli altri gestori di telefonia a rendere accessibili i loro servizi di customer care agli utenti sordi, nel rispetto della delibera Agcom, i cui principi sono ancora oggi ancora in gran parte inattuati».
Alle parole della presidente rispondono i fatti. Solo l’11 ottobre scorso era stato firmato un protocollo d’intesa tra l’associazione e l’azienda di comunicazione. A poco più di due mesi dalla stretta di mano i risultati sono già concreti.


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