Non profit
In Spagna tra proprietario e inquilino Provivienda ci mette la faccia
Abitazioni
di Redazione
Vulnerabilità, frontiera dinamica del disagio moderno. È su una premessa assai ragionevole – ciascuno può vivere momenti anche intermittenti di difficoltà abitativa – che Provivienda ha impostato il suo lavoro. Nata nel 1989, questa non profit spagnola presente in sei comunità autonome (fra cui Madrid e Barcellona) ha strutturato un efficace sistema di mediazione immobiliare.
Con uno sguardo particolarmente attento verso i giovani, gli immigrati e coloro che per ragioni diverse (divorzio, disoccupazione, situazioni di violenza familiare, infermità) si trovano senza una abitazione. Il ragionamento è semplice: il libero mercato non offre a queste persone grandi possibilità. L’affitto medio per un appartamento in Spagna è a quota 686 euro, ma per esempio un giovane ne ha a disposizione mediamente circa 350. Dunque, o se ne sta a casa con i genitori o cerca compagni con cui condividere. Ma anche per una coppia convivente, sottolinea l’associazione, il rischio povertà è tutt’altro che teorico. Se poi oltre all’affitto c’è anche un figlio, può salire fino all’81%.
Impressionante, no? Da qui la scelta di creare un modello di intermediazione che da una parte propone ai locatari, in cambio di canoni d’affitto più contenuti, garanzie persuasive (tramite anche la stipula di forme fidejussorie), eventuali interventi di ristrutturazione dell’appartamento e, se serve, la sua gestione; dall’altra consente agli inquilini di avere a disposizione un servizio di consulenza, di accompagnamento alla scelta e infine accoglienza a prezzi sostenibili. Ciascun “caso” naturalmente viene affrontato in relazione alle specifiche esigenze; le possibilità sono parecchie: dagli appartamenti protetti alle case affittate in convenzione, alle abitazioni transitorie (rispetto al momento di vulnerabilità, appunto) e via dicendo.
In questi anni grazie a Provivienda hanno trovato alloggio oltre 67mila persone: oltre 45mila giovani fino a 35 anni, quasi 9mila over 35 e 13mila persone con difficoltà d’accesso alla casa (circa 30mila gli appartamenti affittati). Non è tutto. È previsto anche il sostegno per chi ha delle risorse che però non sono sufficienti ad acquistar casa: c’è l’Ipoteca giovani, un servizio che individua le migliori offerte di mutuo, o il servizio di compra-vendita (che non fa pagare alcuna commissione). [M.R.]
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