Welfare

Anziani, Madrid cancella la crisi

di Redazione

AMadrid gli anziani non soffrono la crisi. Anzi, negli ultimi anni il sindaco Alberto Ruiz Gallardón ha aumentato i contributi sociali: si è passati dai 60 milioni del 2003 ai 229 milioni nel 2010. «I servizi di assistenza a domicilio sono il principale supporto e ci permettono di realizzare l’obiettivo della permanenza in casa il più a lungo possibile», afferma Maria Concepción Dancausa, assessore alla Famiglia e ai Servizi sociali. Nel 2010 sono stati destinati più di 128 milioni di euro all’assistenza domiciliare. Così la città è in grado di prendersi cura di 54.400 anziani con una copertura dell’8,9%, mentre nel resto della Spagna la percentuale è del 4,4. Il Comune contribuisce al 93% del costo del servizio, gli utenti al restante 7%. La teleassistenza è il servizio che gli over 65 madrileni apprezzano di più: ne usufruiscono circa 100mila famiglie, con una copertura del 15% degli anziani della capitale, contro una media spagnola del 4,4%. «Investiamo altri 25 milioni di euro in questo servizio, che è gratuito per gli utenti», ricorda l’assessore.
Quasi il 19% degli oltre 3,2 milioni di abitanti della capitale spagnola ha raggiunto la terza età, per loro ci sono 84 centri municipali alle cui attività partecipano in 260mila, oltre a 105 centri diurni per malati di Alzheimer e per persone con gravi deficit fisici. Di questi 60 sono comunali e 45 convenzionati, per un totale di 4.648 posti. Il costo è stato di 50 milioni, 31,4 a carico del Comune e 18,6 su contributo dei cittadini. «Non sono luoghi dove vengono parcheggiate le persone. L’obiettivo è compensare la perdita di autonomia e sostenere le famiglie», spiega la Dancausa.

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