Non profit

Speculazione e fame, una cabina di regia nella Milano dell’Expo

La proposta durante il convegno organizzato da Afro

di Emanuela Citterio

Un osservatorio su cibo e finanza, a Milano, in vista di Expo. Istituzioni, università e società civile insieme per studiare il fenomeno della speculazione sui beni alimentari, informare e difendere un diritto essenziale come quello a nutrirsi. Vita e Comitato Afro, insieme alla campagna “Sulla fame non si specula”, hanno lanciato la proposta durante il convegno “Speculazione sul cibo e crisi alimentari. Serve una nuova governance?”, a Palazzo Reale il 30 novembre. Le premesse ci sono tutte: Expo 2015,”Nutrire il pianeta, energia per la vita”, sarà una grande manifestazione su cibo e sicurezza alimentare nell’anno in cui scadono gli otto Obiettivi Onu per lo sviluppo del millennio, il primo dei quali è “sradicare la povertà estrema e la fame”. Il capoluogo lombardo è anche una delle piazze finanziarie più importanti, dove operazioni speculative legate alle commodities sono contrattate ogni giorno.
«I prezzi dei cereali aumenteranno del 20% nel prossimo decennio, e quelli della carne del 30%», ha sottolineato al convegno Caterina Batello, team leader del dipartimento Fao sulla produzione e protezione agricola. Ma a preoccupare gli esperti è soprattutto la volatilità dei prezzi del cibo, fatta di improvvise impennate, un «fenomeno sul quale incidono operazioni finanziarie sempre più distaccate dall’economia reale, diventate delle vere e proprie scommesse allo scopo di ottenere il maggior profitto», ha detto in collegamento video il relatore Onu per il diritto al cibo, Oliver De Schutter.
Per questo Milano può dare un segnale forte. Il Comune ha patrocinato la campagna, impegnandosi con un codice di condotta a non investire in titoli derivati legati ai beni alimentari. Ma si potrebbe fare di più: chiedere più trasparenza al mondo finanizario. E a livello europeo sostenere, come ha proposto De Schutter, l’iniziativa del commissario Michel Barnier (nella foto) per ridurre la speculazione finanziaria sui mercati dei prodotti agricoli.

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