Cultura

Afghanistan: rinviato il processo pubblico agli occidentali

Gli otto accusati, membri di una ong, sono accusati di proselitismo cristiano, il processo si svolgerà in settimana

di Antonietta Nembri

Non ha preso il via oggi, come era stato annunciato in un primo tempo, il processo a cui il regime afghano dei talebani intende sottoporre otto cittadini occidentali accusati di diffondere la fede cristiana. Il gruppo di operatori dell?Ong tedesca ?Shelter now international?, composto da quattro tedeschi (Margrit Stebnar, George Taubmann, Kati Jelinek e Silke Duerrkopf), due americane (Dana Curry e Heather Mercer) e altrettanti australiani (Peter Bunch e Diana Thomas), verrà portato in giudizio comunque entro questa settimana e, stando a quanto affermato dalle autorità di Kabul, il procedimento si svolgerà in modo pubblico. Alle udienze potranno assistere anche i parenti degli imputati, nonché rappresentanti diplomatici e giornalisti. Continua invece a rimanere ignota la sorte dei 16 dipendenti afghani di ?Shelter now international?, arrestati anche loro all?inizio di agosto. In base alla legge locale rischiano la pena di morte ma nessuna notizia relativa al loro processo è mai trapelata.


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