Politica

«A Monti e ai partiti chiediamo una prova di equità»

Da Don Mimmo Battaglia presidente Fict l'invito a ridistribuire i 100 milioni dei rimborsi elettorali

di Redazione

Don Mimmo Battaglia, presidente della Fict chiede al presidente Monti una prova di equità. Prova a cui la Fict (Federazione italiana comunità terapeutiche) chiama anche i partiti politici. La prova è la scadenza dell’ultima tranche di rimborsi elettorali del 2008: i 100 milioni di euro che dovrebbero ancora incassare.

«A volte gli atti simbolici dicono molto di più di mille conferenze» ricorda una nota nella quale si ricordano alcune delle tante proposte arrivate in questi ultimi giorni. «Di Pietro ha proposto la rinuncia al rimborso a favore degli esodati, frutti della riforma del lavoro. Don Ciotti ricorda le molte cooperative sociali che soprattutto al sud stanno subendo contraccolpi quasi mortali da questa crisi economica. E poi ci sono tutte le realtà dei servizi che lavorano per il sociale che negli ultimi anni hanno visto un drastico calo delle risorse pubbliche». Si ricorda anche che dal 2008 a oggi i sette principali fondi nazionali riguardanti le politiche di welfare per i più deboli (fondo nazionale politiche sociali, fondo per la non autosufficienza, famiglie, servizio civile, ecc.) si sono ridotti di oltre 2/3, mettendo a serio rischio un sistema già precario e povero di risorse.

Da alcuni anni la Fict chiede atti di responsabilità alla politica e agli amministratori della cosa pubblica, «insieme a Don Ciotti – si legge ancora in una nota – vogliamo fare sentire la nostra voce per dare il peso giusto alle parole».

«Non è possibile alla luce di una crisi così profonda, che colpisce oramai la maggior parte dei cittadini proporre sacrifici sempre agli stessi» e ancora «Dal partito dell’A.B.C. vorremmo almeno in questo frangente una parola chiara e questa non è sicuramente “congelare”».

L’invito rivolto ai partiti politici è che «questi fondi, con un atto di orgoglio, di coraggio e di vicinanza alla gente devono essere ridistribuiti, non mancano i settori su cui provare a fare un’iniezione di risorse fresche. Avere già incassato il doppio delle spese sostenute per quelle elezioni del 2008 attraverso i rimborsi è già sufficientemente ingiusto».

«In questo frangente ho apprezzato molto la campagna pubblicitaria contro gli evasori che con un abile giro di parole e d’immagini sono paragonati ai parassiti, ma anche gl’ingordi hanno un girone particolare nell’inferno dantesco» ricorda don Mimmo Battaglia «Questo paese non ha bisogno solo di un “sogno”, ha anche necessità di atti concreti di verità anche sulle parole oltre che sui fatti».


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