Welfare

Il 18% lavorerà nel sociale

E' il desiderio espresso dagli studenti stranieri intervistati da Intercultura

di Redazione

 il 18% degli studenti intervistati sta pensando a un lavoro sociale, in virtù probabilmente dall’aver toccato con mano i benefici del volontariato di Intercultura grazie al quale sono accolti ora in Italia. Il 42% vede il proprio futuro lavorativo senza posto fisso, in continua evoluzione e in viaggio per Paesi di tutto il mondo.

il dato emerge da una indagine compiuta su di una selezione degli 800 studenti stranieri tra i 15 e i 17 anni che attualmente stanno studiando in una scuola italiana, accolti gratuitamente da una famiglia italiana per un periodo compreso tra le poche settimane e -per più di 600 di loro- l’intero anno scolastico.

Provengono da oltre 50 diversi Paesi di tutto il mondo, dalla Thailandia alla Cina, dal Brasile agli Stati Uniti, dall’Egitto alla Finlandia, dal Giappone al Cile e dopo diversi mesi di permanenza nel nostro territorio hanno imparato non solo la nostra lingua, ma anche e soprattutto si stanno facendo un’idea dei vizi e delle virtù degli italiani.

Per il 50% il vizio peggiore fra i coetanei italiani è l’inerzia che, nonostante la difficile congiuntura economica e l’attuale 30% di disoccupazione giovanile, sono ancora in pochi, seppur in crescente aumento, quelli che decidono di studiare altre lingue o fare piccoli lavori. All’opposto, la virtù a cui va il plauso di uno su cinque di loro (il 20%)è l’altruismo, tradotto proprio nel generoso gesto di accoglienza da parte della loro famiglia ospitante che ha aperto le porte della propria casa come se fossero proprio i loro figli.

Lo studio realizzato da Intercultura, l’Associazione no profit che dal 1955 opera nel campo degli scambi internazionali di ragazzi delle scuole superiori, nasce in occasione dell’avvio, nell’ultima settimana di marzo fino a inizio giugno, della campagna di accoglienza “Aggiungi un posto a tavola” che vedrà coinvolti i 134 centri locali situati su tutto il territorio nazionale, impegnati nella selezione delle famiglie che ospiteranno nel prossimo anno scolastico altri 800 studenti stranieri.

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